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io sono giovane! – 309

Il mio capo: Chiara, mi odi per averti appioppato la studentessa quest’estate?
Io: Ma no… io? odiarti? figuriamoci….

Come potrei odiarti? Mi sono privata del mio diritto inalienabile di andare in ferie. Sono venuta qui a lavorare quando tutto il lab era a sollazzarsi da qualche parte, lontano dai topi e dai loro pancreas. C’eravamo solo io e lei, la studentessa. Un cagnolino che mi ha seguito sempre e ovunque, attaccata alla mia ombra e al mio camice. Mentre tu ti riposavi, io pensavo al mio lavoro e al suo lavoro. E, quando lei non c’era, rimediavo ai suoi pasticci, acceleravo i tempi, facevo quello che lei non poteva fare. Abbiamo condiviso il bancone, l’ufficio, la scrivania e pure il tavolo in mensa. Le ho dato i miei strumenti di lavoro. Le ho spiegato tutto, e pure più volte di seguito. Ho preso la maschera della scienziata perfetta e l’ho convinta che no, non ti devi sentire in colpa ad uccidere questa meravigliosa topolina marroncina… e no… non ti devi sentire in colpa se le trapani la pancia in cerca di embrioni. L’ho vista leggere un libro nei tempi morti, mentre io ricacciavo indietro con malagrazia il desiderio di fare un giretto tra i miei blog preferiti, giusto per restare aggiornata. L’ho vista chattare con mezzo mondo, mentre io facevo finta di leggere le ultime imperdibili pubblicazioni scientifiche e poi gliele riassumevo. Certi giorni, ho pensato che non ce l’avrei fatta e mi sarei data malata. Invece, mi sono presentata sempre al lavoro e ho pure dovuto diventare puntuale per l’occasione.

Tutte le sere prima di tornare a casa, la studentessa si è seduta sulla sedia vicina alla mia, spostando la borsa del computer. Mi ho ringraziato della giornata, mi ha stretto la mano e mi ha dato tre baci sulle guance. L’ultimo giorno si è presentata munita di letterina di ringraziamento scritta in bella calligrafia e di una deliziosa scatoletta di cioccolatini. E, te lo dico candidamente, capo. Avrei potuto sopportare tutto, ma… cavoli… farmi sentirmi così vecchia, responsabile e noiosa è stato terribile!!! 🙂

Un bacio!

ritorni e partenze – 308

WOW! è passato un mese… Tre settimane di lavoro; una di ferie (finalmente!). Sono tornata al lavoro ustionata, svogliata, riccia. Apro il blog e… toh… un mese esatto che non lo aggiorno. Lettori, se ci siete, perdonatemi!

Tempo di vacanze, tempo di abbandoni. Ci sono gli incivili che mollano il gattino – il cagnetto – la tartaruga lungo la strada e partono spensierati. Ci sono quelli che partono per la montagna e consegnano le piccole salamandrine ad un amico taiwanese (chessò… Ventolina, ad esempio) perché ne abbia cura e le salvi da morte certa.

Ci sono quelle che, chiudendo la porta di casa, si voltano verso il moroso e, folgorate da un pensiero molesto, domandano ansiose ma sei sicuro che il gambero ce la farà 10 giorni senza di te?

1. Stasera siamo andati a recuperare i piccoletti da Ventolina. Sono cresciuti più in una settimana con lui che in tre mesi con noi. Come allevatori di salamandre facciamo veramente schifo…

2. Ieri sera siamo tornati a casa e il gambero, il raccapricciante, odiosissimo, ripugnante, chelo-dotato, assassino e divoratore di suoi simili, stava agonizzando sul pelo dell’acqua. Il moroso gli si è avvicinato, lo ha accarezzato delicatamente col bastoncino per il cibo cinese, lo ha pregato di riprendersi. Il gambero senza-cuore gli ha mosso le antenne in segno di saluto, quindi è planato pancia all’aria, strabuzzando gli occhi. Nonostante il cambio d’acqua d’emergenza, l’abbondante profusione di cibo, mister gamberino è rimasto pancia in sù, occhi rovesci per tutto il giorno.

Moroso, credo di sentirmi un po’ in colpa…
Perché? cosa hai combinato questa volta?
No… in realtà… stavo pensando a quanto ho odiato quella povera creatura.. quel gambero.. poveretto. Pensavo fosse una bestia indistruttibile, una macchina mortale… che sarebbe sopravvissuto a tutto e a tutti. Che non avrebbe sentito minimanente la nostra mancanza….
Eh… invece, è ancora là, pancia all’aria. Con gli occhi bianchi. Le chele afflosciate.
Credo sia morto, moroso. No?
Spero proprio per lui che sia morto. perché se è ancora vivo, sai che morte lenta e dolorosa?


Sai cosa stavo pensando? che per assicurarci che sia morto e non soffra più.. potremmo metterlo in congelatore per 24 ore…
MOROSO! in congelatore insieme alle bistecche? MAI!

Ci ho provato a sentirne la mancanza, a provare compassione, a fare autocritica.
E’ bastato immaginare quel suo corpicino blu-arancio, croccante, ruvido e quelle sue antenne vibranti nel congelatore di casa per fare tutto il resto. Un bacio!

potrei fare il gallo… – 307

Non so quale parte di "se ti viene in mente che potresti essere persona responsabile, ligia al dovere, previdente alle 6 di mattino, beh.. fai così… girati dall’altra parte e ricomincia a dormire che è meglio", non ho interiorizzato completamente.

Sì, avete letto bene. In un momento di patetica autocelebrazione, sto citando me stessa. E precisamente il post del 3 Luglio in cui descrivo scientificamente come non sia produttivo per me impormi sveglie premature.

Evidentemente il 3 Luglio ho raggiunto vette celestiali di autocoscienza. Ma purtroppo, questa cristallina visione di me e dei miei limiti è andata persa.

Ecco. Stamattina mi sono svegliata alle 6.15. Alle 7 ero in laboratorio. E ci sono rimasta per 10 ore consecutive. Se questo non bastasse… domani mi concederò un bis. L’aggravante è che domani qui è pure FESTA NAZIONALE. E io sarò là, da sola, con le mani a meno 28.

La strada verso la mia liberazione dalla schiavitù del senso del dovere e del suo compagno senso di colpa, è irta e costellata da dolorosissime cadute… Un bacio!

si comincia con i superpoteri – 306

Preparo la cena. Che, diciamocelo, è venuta veramente bene.
Apparecchio la tavola. Ci sediamo a tavola. Faccio le porzioni.
Il moroso è assorbito da Dofus. Come sempre.

Io, presa dal mio piatto, dimentico le tradizioni e mi infilo un pezzo di hamburger in bocca.
Il moroso torna alla realtà e mi si avvicina per il buon appetito.
Io cerco di camuffare il pezzo di hamburger in un angolo della bocca, ma poco posso fare per il fragrante profumo di pomodoro che sprigiono.
Il moroso annusa:  mah… come… hai iniziato senza di me…
Il senso di colpa mi affligge molesto.

Il moroso mi scruta e improvvisamente, si autoflagella. Morosa, ma sei arrabbiata? Oh, scusami… hai ragione.. ho giocato a Dofus fino ad adesso e non ti ho aiutato per niente. Hai ragione. Aspetta, vado io a prendere da bere. No, stai pure comoda. Sì, facciamo così. Però, adesso, per favore, togliti dalla faccia quell’espressione critica di rimprovero….

Non lo so da quando… ma ho sviluppato una meravigliosa capacità di camuffare l’espressione di colpevolezza con l’espressione di rimprovero. Che figata: d’ora in avanti, ogni volta che mi sentirò in colpa, il moroso si mortificherà leggendomi in faccia un rimprovero rancoroso. E nella foga di pentirsi dei suoi misfatti, dimenticherà il motivo per cui la sottoscritta avrebbe dovuto mortificarsi… evvai: un favoloso super-potere! Un bacio!

quando le lenzuola diventano un problema – 305

La settimana scorsa i miei fratelli sono venuti a farmi visita. Premetto che definirli miei fratelli mi scatena un moto di ilarità irrazionale, visto che per me sono mia sorella e mio fratello. Forse un retaggio dei miei primi 14 anni di vita in cui ho avuto a che fare solo con mia sorella. E la pulcetta, arrivata così tardi, ha assunto un’identità a sé stante (mio fratello, appunto), che mal si adatta a qualsiasi nome collettivo.

Dicevo, dunque, che sono arrivati i miei fratelli. Bene. I miei fratelli hanno preteso coperta di lana + copriletto per affrontare serenamente le rigide temperature notturne svizzere.
Ora, il problema è grave. Noi, qui in Svizzera, ci si è abituati a dormire con dei lenzuolini semi-trasparenti. E alle volte, il moroso si risveglia al mattino infastidito dal caldo insopportabile sviluppatosi nel corso della notte.
Non è che per caso mi devo preparare a dormire in vasca da bagno coi cubetti di ghiaccio questo weekend in Italia??? aiuto…

Aggiungo una piccola postilla per intraprendenti giovani, desiderosi di gettarsi nel mondo del commercio e di lasciarsi alle spalle la misera condizione di bamboccioni. Esiste un’area del mercato che in Svizzera è penosamente lacunosa. Quella delle lenzuola. Per chiunque legga questo mio messaggio e abbia voglia di fare soldi: urge attivare una rete di import massiccio di lenzuola. Non spaventatevi: non vi chiedo le laboriosissime (…) lenzuola ad angoli, da sotto. No. VOGLIO delle lenzuola da sopra. Badate bene: non i saccocci in cui mettere dentro il piumone/piumino/piumetto. No. Un lenzuolo tutto dritto, ampio, pure tinta unita. Non chiedo troppo, mi pare. Fate qualcosa, ve ne prego! Un bacio!

e tu, di che sogno sei? – 304

Il moroso ha una passione sfrenata per i suoi sogni… La mattina si sveglia ed è come se fosse appena uscito dal Luna Park. Eccitato, molesto, pupille dilatate, adrenalinico.

Il moroso: stanotte ho sognato che si sposava la tua amica. Ma sì, hai presente quella? Sì, sì…. proprio lei. Solo che era super-agitata… non c’era verso di farla tranquillizzare. E poi, te lo immagini? Aveva tutta l’acconciatura distrutta, perché a forza di agitarsi, le forcine avevano ceduto e le ciocche di capelli le scendevano sulla faccia.
La morosa: mmmm… ok…
Il moroso: ma non finisce qui… la cosa strana è che si stavano sposando in una scuola. No, ad essere precisi, nella mia scuola… Ci credi? E c’erano lui, l’altro, suo fratello, il cugino, l’amico, il prof., la suora, il vicino dei vicini. E poi, il cane, il gatto, gli uccelli del cielo e i pesci degli abissi, le capre, i cavoli e i rettili. Anzi, adesso che mi ci fai ripensare, potrei anche descriverti l’arredamento, I pavimenti, i banchi, le finestre, le lavagne, il tempo, i fiori, i colori… morosa, ma mi stai ascoltando?
La morosa: sì, beh… ascolta… io ho capito che i tuoi sogni per te sono eccitantissimi… ma…. ecco, consiglierei, se possibile, di fare un po’ di sintesi, la prossima volta.
Il moroso: ho capito… ma io infatti ti stavo riassumendo il sogno a grandi linee!
La morosa: ... …. … no, credo che tu non abbia capito. Devi esprimere solo il concetto fondamentale del sogno…
Il moroso: oh, beh… senti, io stavo proprio facendo questo! Tu non avresti saputo far di meglio!
La morosa: ah no? vuoi che ti dica cosa ho sognato io stanotte?
Il moroso: beh, sentiamo… raccontami a grandi linee cosa hai sognato stanotte.
La morosa: ecco, io stanotte ho sognato che… baciavo Sawyer (*).
Il moroso: … … … facciamo che i tuoi sogni non me li racconti più, ok?

Un bacio! ps. Sawyer è quel gran figo di Lost….

la vendetta va servita congelata – 303

Il moroso (dolente): morosa… sono preoccupato…
La morosa (distratta): che c’è adesso?
Il moroso (frignoso): da alcuni giorni, l’anulare e il mignolo della mia mano sinistra friggono.. sono intorpiti… ho un formicolio costante.
La morosa (sbrigativa): oh…. peccato. Vedrai che ti passa. Sarà un indolenzimento passeggero.
Il moroso (spaventato): beh, ma potrei anche avere un’ernia.
La morosa (stuzzicata): certo. O anche un tumore alla spina dorsale. Oppure problemi di circolazione… che ne dici di un ictus? una bella paralisi al lato sinistro del corpo…
Il moroso (ipocondriaco): … ….
La morosa (fantasiosa): oppure…. beh… potrebbe essere un danno posturale. Tu stai sempre seduto davanti a quel computer, appoggiato sui gomiti, per giocare a Dofus…. ore su ore…. Potresti esserti infastidito il nervo….
Il moroso (meditabondo): beh… ma… no, non può essere.

Alcuni giorni dopo.
Il moroso (pimpante): sai? ho cercato su internet e dicono che l’intorpidimento potrebbe essere dovuto allo schiacciamento del nervo ulnare.
La morosa (te l’avevo detto): eh, allora? che si può fare? smettere di giocare a Dofus?
Il moroso (piccato): ma guarda che da quando me lo hai detto, evito di stare poggiato sui gomiti. Ma è difficile, perché mi viene spontaneo stare messo così…
La morosa (non ci posso credere: ma allora credi a tutto quello che dico?): se hai lesionato il nervo, ci metterà del tempo a desensibilizzarsi…
Il moroso (rincuorato): certo. E poi, nel peggiore dei casi, mi fanno un piccolo intervento chirurgico per riporre in sede il nervo.
La morosa (pratica): sì, certo. Facciamo che quando ti richiudono la fistola, offri anche il braccio e te lo fai sistemare… Ehi, non mi guardare così. Se fai tutto in uno, io devo preoccuparmi una volta sola. Ecchecavoli!
Un bacio! ps. per la cronaca, l’intorpidimento è passato. La Dofus-mania… non ancora!!!

scambio di ruoli – 302

Il moroso (voce mesta, sguardo basso): mmm… morosa… di solito quanto pomodoro metti quando cucini gli hamburger?
La morosa (alzando leggermente il sopracciglio e sollevando di poco gli occhi dal volantino con le promozioni del supermercato; voce tagliante, tono aggressivo): moroso… non avrai per caso messo TUTTO il pomodoro del barattolo, VERO?
Il moroso (mortificato): scusa, scusa… mi pareva infatti che ce ne fosse un po’ troppo. Gli hamburger quasi galleggiano… Mi è scivolato…
La morosa: tzè, come no… fammi dare un’occhiata…

La morosa (voce mesta, sguardo basso): mmm… moroso… hai presente quella borsa con la carta che ti ho preparato sulla porta di casa stamattina? è già nel cassonetto, vero?
Il moroso (allarmato): sì sì. L’ho buttata già via.
La morosa (frustrata): eh, immaginavo… e hai presente che ieri è arrivata la bolletta del telefono? ecco… penso che…
Il moroso (alzando leggermente il sopracciglio e sollevando di poco gli occhi dal volantino con le promozioni del supermercato; voce tagliante, tono aggressivo): morosa… non avrai per caso buttato via la bolletta del telefono, VERO?
La morosa (mortificata): scusa, scusa… mi pareva di averla messa da parte. Invece a quanto pare ho messo da parte i volantini del supermercato e buttato via la bolletta… scusa… non è che per caso…. vai a ruspare nel cassonetto per cercarla?

Peccato, nonostante la mia indubbia superiorità (…), ogni tanto combino guai pure io. Un bacio!

kleenex, a me! – 301

Oggi l’allergia mi ha preso alla gola e mi ha tolto il respiro. Si è attaccata lì e si è seduta di peso sul mio petto, rimpicciolendomi i polmoni e accartocciandomi gli alveoli. Il labbro superiore mi sembrava sporgere come una salsiccia. Il palato e le orecchie mi prudevano da impazzire. Gli occhi mi si appiccicavano collosi. Il naso serviva solo per starnutire e per colare, ovviamente.

Saputo tutto questo, Ivano, il tecnico svizzero del lab, ha preso il computer e a colpo sicuro mi ha sfoderato questa valorosa pagina web . Giusto per darvi un’idea della ruvidezza montanara di questi svizzeri, il suo commento spontaneo è stato non farti i test allergici. Sicuramente è qualche erba: inutile che spendi dei soldi per farti dire quale. Io, che invece sono una mozzarella codarda, farò i test. Se non altro perché così MI FACCIO PRESCRIVERE UN CAMION DI ANTISTAMINICI E MI CROGIOLO BEATA NELLA SEMIDORMIENZA DA FARMACO!!! D’ora in poi, invece delle previsioni del tempo, posterò le previsioni dei pollini. E, erba malefica, chiunque tu sia, sappi che prima o poi ti scovo… bastard…! Un bacio!

 

la vendetta va servita fredda – 300

Ieri sera ho puntato la sveglia prestino. perché pensavo di dover essere la prima a svegliarmi stamattina, per farmi la doccia.

Con mia grande sorpresa (e delizia) invece, stamattina ha suonato la sveglia del moroso.
Moroso, ma che ore sono? dove stai andando? gli ripeto tediosa e assonnata come non mai.
No, non ti preoccupare. Continua a dormire. E’ prestissimo. Vado un attimo in laboratorio a liberare l’ufficio, che oggi è il 15, arriva quella nuova e io devo farle trovare l’ufficio sgombro, risponde il moroso, sgattaiolando veloce fuori dalla porta di casa.
Ma che sia già il 15?… ? … ? non faccio in tempo a rispondermi che sto già dormendo.

Sono sotto la doccia. Il moroso è già sveglio da un’ora e guarda catatonico i cartoni animati alla TV. L’acqua scuote con brio i miei neuroni. Moroso, ma scusa che giorno è oggi?
Lui: no, oggi è il 14. Ma quella stupida sveglia che mi ha regalato mia sorella è avanti di un giorno. Ieri sera, prima di dormire ho controllato e diceva che oggi sarebbe stato il 15. La devo regolare meglio. Un giorno avanti… tzè… sveglia dei cinesi…

Dopo qualche minuto, lui ricomincia. Ci credi? Adesso quella sveglia malvagia dice che oggi è il 14. Ma cosa cavolo le sarà preso ieri sera?
Moroso? non è per caso che ieri sera sei andato a dormire che la mezzanotte era già passata, la sveglia giustamente segnava già il 14 e tu eri talmente rintronato dal tuo Dofus che hai fatto un piccolo errore di valutazione???
dico io sadica con un sorriso compiaciuto sulle labbra.

….. [Poichè sono molto pudica, tralascio la valanga di imprecazioni del moroso…] Chi è causa del suo mal… Un bacio!