Archive for the ‘blog’ Category

allergie, fumo e capelli – 289

La morosa: buuuhhhh, moroso, ho perso il mio pettine rosa. L’unico che ho…
Il moroso (che è imbambolato davanti al computer): ah, peccato…
La morosa: buuuh, ma adesso come faccio? mi devo pettinare i capelli altrimenti mi ritrovo rasta in un mese…
Il moroso (come sopra, c.s.): beh, cercalo….
La morosa: buuuh, ma io l’ho già cercato. Non lo trovo. Consigliami dove cercarlo.
Il moroso (c.s.): e lo domandi a me? io non lo uso mai.
La morosa: buuuuh, ma prova a dirmi qualcosa….
Il moroso: hai guardato sotto questi volantini?
La morosa: buuuuh, sì… non c’è. Non è che è sotto al tuo computer?
Il moroso (c.s., ma sollevando il mac): lo vedi?
La morosa: buuuuuh, non c’è. ecco io lo sapevo…
Il moroso (c.s.): cosa sapevi?
La morosa: buuuuuh, che l’ho perso nel divano….
Il moroso (c.s.): ma allora, perché non guardi lì?
La morosa: buuuuuuh, io ho guardato. Ma solo un po’. perché quel divano puzza da fumo… buuuuh. E c’è un sacco di polvere e se sposto i cuscini mi viene l’allergia….. buuuh, e poi starnutisco….
Il moroso (c.s.): allora non so proprio cosa dirti…
La morosa: beh, però, magari potresti guardare tu….
…….
La morosa: dài, ti prego, mi viene il raffraddore. E io credo proprio che il pettine sia lì.
Il moroso (mollando momentaneamente il mac e tramestando un po’ i cuscini): no,senti, qui non c’è.
La morosa: buuuuuh, ma io me lo sento che è lì. Dàiiiii, guardi meglio?

Il moroso si solleva energumeno e fumante. Lascia il suo mac adorato e solleva tutti i cuscini, mettendo a gambe all’aria il materasso del divano. Ecco? Sei contenta? Non c’è. Ti ho detto che NON C’E’!!!!!!!!!

La morosa seduta su una sedia in disparte…. oh, graaaaaazie, moroso. E’ proprio lì, lo vedi? Allora, mi ricordavo bene: il pettine mi era proprio caduto sotto il materasso…

Il moroso: @#|||***!!!@ ……

Un bacio!


 

un bambino di tre anni – 288

Oggi ho portato il bambino a fare le foto alle cellule con me. perché il bambino può darmi una mano a gestire i più di 10000 (diecimila!!!) micropozzetti malefici che si affollano nel mio vetrino con le cellule.

Il bambino mi ha aiutato a disegnare mappe delle cellule che volevo fotografare, in modo da poterle ritrovare nei prossimi giorni. Mi ha sostenuta nei momenti in cui avrei voluto lanciare tutto in aria.

Ma il bambino non si smentisce. Dopo qualche secondo di permanenza nella buia stanzetta del microscopio, il bambino sbadiglia. Poi, comincia a giocare con l’etanolo, spandendolo qua e là. Si intestardisce e vuole pulire gli oculari del microscopio. Poi, vuole decidere la messa a fuoco delle cellule e vuole sapere meglio di me dove, quando e come mi sono spostata sul vetrino. Comincia a sbatocchiare le dita a destra e a sinistra. Fa cadere la penna. Oh, guarda là per terra.. qualcuno ha fatto cadere delle cose. E con soluzione di continuità ma quello non è per caso un microscopio da dissezione? Quindi, canticchia. Quindi si spinge con la seggiolina con le ruote. Quindi, l’ennesimo sbadiglio, un’inspirazione e via così… gh gh, coff coff… s i s o f f o c a.

Cosa fai adesso, moroso? Ti soffochi pure?
….. Coff coff… no… è che so che sto per fare qualcosa che tu non vuoi, così mi viene da ridere e mi soffoco.

Ora… già detesto fare tonnellate di foto, perdendomi tra tutti quei diecimila pozzetti identici. Ora… credo di arginare il mio sconforto e il mio isterismo facendo la cosa giusta: portarmi appresso quello stinco di santo del moroso. Ora… questo arriva nella stanzetta buia del microscopio e cosa fa? Sveste i suoi panni e mi travolge con la molestia, la curiosità, la rumorosità di un bambino di tre anni. La prossima volta porterò un pesce rosso a farmi compagnia. E’ deciso. Un bacio!

ps. a proposito di bambini, stasera la pulcetta al telefono. Di chi è la canzone It’s my life? Mi hanno detto che è di uno che si chiama Bon Jovi.. ma io non ci credo.
Pulcetta, perché non credi possa essere di Bon Jovi?
perché "Bon Jovi" che razza di nome sarebbe? Non può essere.
Pulcetta, cos’hai contro questo nome?
No, senti quel nome lì.. quello lì è il nome che potrebbe avere uno sfigatissimo deejay polesano.
No comment. Le nuove generazioni…

rotolando – 287

Non avevo mai considerato che il senso di rotazione di un rotolo di carta igienica potesse divenire oggetto di discussione (e tantomeno oggetto di un post…). perché per me il rotolo di carta igienica rotola univocamente in un senso. Ovviamente il senso opposto a quello che il moroso considera, a sua volta, come univoco.

Ora, la domanda esistenziale è la seguente: perché io posso usare il rotolo anche se ruota in senso opposto a quello cui sono abituata e invece il moroso non ce la fa??? flessibilità….

ps. per curiosità, qual è il senso di rotolamento del rotolo, secondo voi? ovviamente, sarebbe carino se deste ragione a me, ma poichè sono di ampie vedute, sentitevi liberi di dare ragione al tirannico moroso: io continuerò a srotolare secondo il mio istinto, del tutto indifferente all’altrui convinzione… 🙂 Un bacio!

massimi sistemi e fognature – 286

Latito in questi giorni. Un po’ perché la sfiga mi perseguita (l’altra sera avevo scritto un bellissimo post, ma mi si è cancellato al momento della pubblicazione e… beh, mi sono scocciata e ho chiuso tutto). Un po’ perché sono tanto stanca in questo periodo. Un po’ perché ci sono le partite di calcio degli Europei. Un po’ perché sono in fase molto introversa e poco estroversa.

Sono giorni un po’ così. Con l’estate alle porte, ma senza nessuna vacanza in programma. Con l’incubo che il contratto del moroso finisca e che me lo rispediscano in Italia. Con perturbazioni in laboratorio, con una caccia alle streghe in cui tutti se la prendono con tutti. Con gli esperimenti che vorrei fossero sempre diversi e, invece, mi annoiano con la loro monotonia e contemporaneamente con la loro assoluta imprevedibilità.

E’ un periodo in cui mi sento incredibilmente vecchia e, allo stesso tempo, terribilmente giovane. perché mi accorgo che vivo da giovane, senza pensare troppo al futuro, prendendola un po’ così come viene, che mi pesa molto di meno. E quando penso al futuro, ho paura di prendere delle decisioni perché non ho voglia di responsabilità anche per il domani.

Eppure, le mie amiche si sposano. E le mie colleghe fanno figli. Ecchecavolo! Non si può neanche fare i peterpan in santa pace…

Ok, la fase introspettiva finisce qui. Di certo non posso restare qui a parlare dei massimi sistemi ora che il sistema di acque reflue dell’intero istituto sta percolando all’interno del nostro stabulario SPF (specific pathogen free, ndt.)… Ora capisco come mai i miei esperimenti coi topi vengono tutti così di m… Buon weekend!

Euro 2008 – 285

Non parliamo della partita dell’Italia di ieri sera. No, perché ci siamo già fatti del male a guardarla; adesso non mettiamo il dito nella piaga ripensandoci.

E allora, lasciate che vi scriva due righe sulla storica partita Svizzera-Repubblica Ceca. perché sono circondata da bandierine svizzere di tutte le taglie; perché in nome di questi Europei hanno cambiato veste metà dei prodotti del supermercato; perché abbiamo una bandierina svizzera pure noi (e non abbiamo quella italiana, ovviamente. Per inciso la bandierina svizzera da auto ce l’hanno appioppata insieme ad un sacchetto di patatine).

Sorvolo sul fatto che c’è un povero giocatore ceco che si chiama Plasil. Che uno si guarda una partitella noiosa e per tutto il tempo c’è questo povero calciatore che scorrazza per il campo con il suo bel nome da farmaco procinetico (chi soffre spesso di nausee sa a cosa mi riferisco!). Come a dire: guardiamo una partita che fa schifo, ma per fortuna tutto sto parlare di Plasil doverbbe farci passare la nausea…

Mi soffermo sul dato innegabile: l’immobilità dei sostenitori svizzeri. E i commentatori frustrati: Il pubblico svizzero ha bisogno di tempo per scaldarsi…. A Basilea il clima è mite, ma il pubblico è freddo… Non è granchè sostenuta dal suo pubblico la Svizzera…. Ma c’è poco da fare: caratteristica svizzera sono i centimetri di algida distanza tra gli autoctoni e il resto del mondo. Giusto per darvi un’idea, sono stati vietati i caroselli di macchine in giro per la città in occasione delle partite/delle vittorie. Forse perché ci sono tanti europei di nazionalità diverse e quindi, ci sarebbe qualcuno che avrebbe da festeggiare a qualsiasi partita. Solo che fa ridere sentire due (DUE) clacsonate portoghesi dopo la vittoria e poi… silenzio assoluto, la città dorme.

Ora, io sono tollerante e capisco. Però, sto ancora ridendo ripensando a questo commento "gli svizzeri hanno accolto con il lancio a fine partita di compostissimi areoplanini di carta il rigore non concesso". No, perché se ripenso agli sputi, alle testate, alle monetine, ai petardi, alle trombe, a chi più ne ha più ne metta, beh, gli areoplanini di carta fanno tenerezza… Un bacio!

col cianuro – 284

Io: Lo sai? Ho scoperto blog nuovi in questo lungo pomeriggio improduttivo al lavoro. Questo fa parecchio ridere. E la ragazza che lo tiene ha scritto un libro che ho visto in libreria lo scorso weekend.
Il moroso: Ah, sì? e come si chiama il libro?
Io: "Le ciccione lo fanno meglio"
Il moroso: Ah, davvero? Allora tu lo fai meglio?
Io: … (fumo dalle orecchie)
Il moroso: eh? cosa c’è?
Io: … (fumo dal naso)
Il moroso: oh, no no, scusa… non volevo dire quello che ho detto.
Io: … (capelli fumanti)
Il moroso: no, è che stavo giocando a Dofus e parlavo senza pensare. No, scusa…. ti voglio bene… pucci pucci pussi bah…
Io: ma, vaff…. va’!

E non stupitevi se un giorno di questi, lo avveleno… Un bacio!

beati topi – 283

Stamattina mi sono svegliata all’alba per farmi la doccia, in modo da lasciarla libera al moroso mentre io procedevo all’asciugatura del cespo d’insalata.

Ho strillato, chiamato, sbattuto sul muro per svegliarlo. E lui mi ha ignorato ho deciso che non mi lavo stamattina (e dirlo quando mi sono svegliata io per concedermi qualche minuto in più di sonno?). Lui: A proposito, hai sentito che quelli del piano di sopra battevano sul pavimento? Io: no caro, ero io che battevo sul muro della camera da letto per indurti a svegliarti. Io che di venerdì mattina mi addormento in divano con il phon acceso…

Quindi, l’accelerazione. Moroso, veloce. Colazione rapidissima. Su, sbrigati! Devo scendere in stabulario stamattina. Devo correre dai topetti prima che mi occupino tutte le cappe. Dai, sbrigati. Dobbiamo essere pronti ad uscire adesso!!!

In tutta fretta usciamo di casa. All’orizzonte, sotto il ponte, il catorcetto motorizzato del moroso. E una presenza ostile che squadra prima il disco orario, poi la targa. Disco orario, targa. Disco orario, targa. Disco orario, targa. Mannaggia, moroso, quella vigilessa ci sta dando la multa… Ci avviciniamo con aria innocente e salutiamo. Lei ci squadra e ci grazia. Il moroso che comincia a frignare: non è possibile che adesso i vigili arrivino fino a sotto casa. Come faremo noi? che usciamo sempre di casa con almeno mezz’ora di ritardo sul disco orario? E il sabato? Io che lo guardo e lo rassicuro: tanto sono io quella che il sabato mattina si sveglia all’alba per cambiare il disco orario. E poi, tu mi rallenti, ma ci sono sempre i miei topetti adorati che mi mettono di fretta e che mi fanno correre. Adesso metti in moto e cerca di non investire la vigilessa in retromarcia…

1. benedetti topetti: vi odio cortesemente, ma vi devo 50 chf di multa. Razione doppia di cibo, ok? 2. il parcheggio sotto casa non è più sicuro… ahimè… Un bacio!

siringhe e vaccini – 282

C’è chi si sposa e mette su famiglia. C’è chi si mette in divano, gioca con SuperMario, mangia i confetti dei matrimoni degli altri e tenta di indottrinarti (senza successo) sugli eventuali modi per passare di livello. Per rendere il quadretto più pittoresco combatte culi che scoreggiano. Vi lascio indovinare il gruppo di cui fa parte il moroso…

Oggi si è concluso con l’ultima donazione di mezzo litro di sangue alla scienza lo studio clinico in cui sono stata arruolata. Per un totale di 3.5 litri di sangue donato. 7 buchi nelle braccia. Una vaccinazione antitetanica. E… 100 franchi di rimborso!!! Il moroso non ha voluto partecipare, rifiutandosi di donare il proprio sangue alla scienza e di rimpinguare le casse di casa. Ah, se non ci fossi io a mandare avanti la baracca… Certo che probabilmente mi sarebbe svenuto sotto gli occhi come l’ultima volta che ha provato a donare il sangue per una giusta causa. Vi immaginate Mister Muscolo crollare da una sedia per un prelievo irrilevante di sangue, eseguito da una infermiera provetta e in tutto relax? Beh, è successo e io c’ero… C’ero a correre per il corridoio in cerca di una bevanda zuccherata da dargli. Che tempra il moroso… 🙂 Alle volte mi domando se sono io ad essere decisamente troppo vecchia e responsabile o se è lui ad essere un PeterPan dei nostri giorni. Dopo mesi e giorni a discutere del suo libretto di vaccinazione, abbiamo scoperto che la sua ultima vaccinazione antitetanica risale al 1989… quasi 20 anni fa. Me li immagino già gli svizzeri della medicina del lavoro: guarderanno la data, gli colerà un rivolo di sudore freddo dalla tempia sinistra, corrucceranno leggermente il labbro superiore, prenderanno con fare professionale la siringa col tetanol e si getteranno brandendo la siringa sul braccio muscoloso del moroso gridando banzai. Io, fino a quando non lo vaccinano, farò meglio a tenerlo lontano da punte arrugginite e altre amenità… Un bacio!

reputazione in gioco – 281

Liberamente tratto da commenti sull’Italia apparsi in occasione degli imminenti Europei di calcio.

Oggi mi dico che abbiamo avuto parecchia fortuna in Svizzera a poter accogliere degli Italiani. Inoltre, bisogna riconoscere che giocano veramente bene a calcio, gli Italiani.

L’Italia del mondo politico è un piccolo borgo nel cuore di Roma. I magnifici palazzi popolati dalla casta sono chiamati a confermare questa funzione, il piano urbanistico stesso avendo dichiarato come illusorio lo spostamento dei centri amministrativi verso la periferia per riqualificarla… L’incuria di cui questo Paese (Italia, ndt) sembra dar prova in alcuni casi di fronte ai suoi tesori è sorprendente. Città d’arte soffocate dal traffico e una quasi completa dipendenza dall’automobile… Nel XX secolo, l’Italia ha offerto all’Europa una delle prime esperienze totalitarie nate dalla crisi dello Stato liberale; poi il suo rinnovamento grazie alla resistenza, senza dimenticaare una democrazia bloccata dalla guerra fedda e il telepopulismo berlusconiano. Per quello che sarà del XXI secolo, si vedrà.

Tutto questo si somma alle considerazioni del tecnico (svizzero) del lab, che, in ordine, ha definito Berlusconi il piccolo duce e ci ha chiarito che se anche facessero degli inceneritori a Napoli, per colpa della mafia, li farebbero senza filtri e quindi inquinerebbero.

Bad reputation… Un bacio!

visione distorta – 280

Io e il moroso guardiamo un telefilm palesemente americano alla tv. Il moroso si agita scomponendosi sulla sedia con la bocca piena… uouo.. hai visto? coff… c’era una bandiera svizzera!
Io perplessa lo guardo e guardo di nuovo verso la tv: una bandiera svizzera all’interno di un sottomarino dei reparti speciali americani???
Coff.. sputtt… sì, c’era la bandiera svizzera… adesso la inquadrano di nuovo… aspetta.. non me la sono sognata…. ECCOLA!!!!!!!!!!!
Lo guardo: e dire che all’aspetto è ancora il solito moroso italiano. Eppure…. Moroso? stai per caso parlando della cassetta del pronto soccorso?

Urge che lo riporti velocemente in Patria, prima che si metta a cantare Hopp Suisse durante gli Europei di calcio… Un bacio!