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coff coff.. – 259

Ci sono le larvette che si ammuffiscono senza come nè perché. Un giorno uno, un giorno l’altro. Secondo il moroso, non mangiano abbastanza perché le daphnie sono congelate e non vive. Manca poco e mi propone di allestire una vasca per coltivare anche quest’ennesimo esserino…

Ci sono le lumache che vivono coi gamberi e vengono estratte con precisione chirurgica fuori dal loro guscio dalle chele acuminate di quegli assassini scellerati.

Ci sono i poveri progenitori pancreatici che sto cercando da mesi di coltivare che mi esplodono direttamente sotto l’occhio attento del microscopio, stiracchiandosi, tirandosi, ruotando su se stessi, in preda ad atroci sofferenze e probabilmente maledicendomi per averli tirati fuori dal loro rassicurante embrioncino di topo.

C’è l’homo sapiens sapiens XY della casa che si ostina a voler mangiare la moutarde reine de dijon e ad ogni boccone si soffoca, tossisce, sputa, piange, gli sale la saliva su per il naso, ride, prende fiato dalle orecchie. Io gli ho intimato che getterò il vasetto dalla finestra perché bombe biologiche in casa, non ne voglio. Lui con lo sguardo ebete di chi si è fritto il cervello in anossia da soffocamento risponde giulivo la prossima volta che torniamo a casa ne porto un vasetto anche ai miei. Che riesca a rifilargli il nostro vasetto??? Un bacio!

welcome back! – 258

Grossi motivi per giustificare il mio silenzio protratto, non ne ho. Assente ingiustificata. Mea culpa.

Che poi, completamente colpa mia, non è. E’ colpa del moroso e del suo Mac che si rifiuta di comunicare con il mio pc. Col risultato che solo uno dei due può collegarsi alla rete e potete bene immaginare chi sta collegato. Colpa del sonno atavico che mi prende sempre prima la sera. Del libro che stavo leggendo. Dell’iperglicemia da uova di Pasqua con cui sono tornata dalle vacanze. Della passione mal pagata per il tablet e per lo scarabocchio selvaggio.

Ma quello che mi preoccupa di più è la rielaborazione inconscia che faccio del moroso. Che, durante la notte, mi pare morire di tutte le malattie più orribili. Dalla sepsi al fondoschiena al soffocamento nel sonno. Mi sveglio sempre angosciata e devo svegliare anche lui per accertarmi che davvero stia bene. E lui mi risponde a male parole, ma so che in fondo mi ama sempre di più. Stamattina, giusto per fare qualcosa di diverso, in preda ad un’allucinazione di diversa natura, l’ho scambiato per la sveglia e gli ho perforato l’osso frontale con l’intento di farlo smettere di suonare…

Lo so: sembra che l’esaurimento nervoso della sottoscritta sia alle porte. Ma, cari lettori, vi sbagliate di grosso: non è alle porte… sono proprio esaurita del tutto! Un bacio!

Buona Pasqua! – 257

Avrei voluto scrivere un post memorabile, di modo che poteste leggerlo e rileggerlo nei miei prossimi giorni di assenza. Ma il post latita…. Quindi, carissimi, vi lascio con i migliori auguri di Buona Pasqua!!!

Che crediate o meno, auguro a ciascuno di voi di risorgere. Sempre pronti a guardare avanti, a quello che di bello sta per accadere e a lasciare la polvere alle spalle. Un bacio!

partenze – 256

Il moroso domani torna in Patria.
Domani mattina, ad un’ora improponibile per qualsiasi donna di buona volontà, lo accompagnerò in stazione, lo caricherò sul treno e bye bye.
La giornata procederà con un esperimento che non avevo nessuna intenzione di fare, ma che qualcuno ha ben deciso di appiopparmi. Quindi, l’esperimento che era in programma. Poi, lezione di fisiologia per quei disgraziati studentelli che mi capiteranno sotto le unghie. Se tutto va secondo i piani, scroccherò pure la lavatrice e libererò un po’ il portabiancheria.
Giovedì mattina il moroso si dottorerà, salvo imprevisti. Io mi occuperò di coccolare le bestiole, le piantine e i mostri, di nutrirli, di controllare che l’acqua si a sufficiente e sufficientemente pulita. Chiuderò la casa e i rubinetti. Fortuna che il forno a gas non ce lo abbiamo, così almeno mi risparmierò di controllare compulsivamente la valvola. Poi, me ne andrò in lab, dove depositerò la macchina, finirò gli esperimenti e poi autobus-treno-treno-macchina per tornare in Patria.

Non è tanto la prospettiva di quello che devo fare ad angosciarmi, quanto il pensiero desolante di tornare a casa domani sera da sola… Un bacio!

d.c. – 255

Sono giorni un po’ così in lab. Venerdì dovevo fare l’experiment of the year e tutto ha cominciato a girarmi contro. La prof era sick; i micropozzetti che mi avevano prodotto su misura erano funzionalizzati solo con laminin e non con jagged; io ero terrorizzata all’idea che qualcosa non funzionasse… E giusto per non far torto a nessuno, la mia adorabile topetta non era incinta… Motivo per cui l’ho uccisa inutilmente e l’esperimento è slittato di 10 giorni.

Ho colto l’occasione del mi dispiace, prof, mi dispiace tantissimo, la topetta non è incinta, ma l’ho dissezionata ugualmente perché volevo vederlo coi miei occhi l’utero vuoto per comunicare la news of the year. Prof, visto che ci sono, le comunico anche che non verrò a Washington con tutti quelli del lab per il super-mega-brillantissimo convegno sulle cellule beta pancreatiche. No, non verrò con tutte le donne incinta del lab; non verrò a visitare la città; non verrò a presentare nessun poster e a seguire nessun seminario. No, quel weekend, il 17 Maggio, sarò in uno sperduto paesino della campagna veneta per la cresima di mio fratello. Come? Non sa cos’è la cresima? Beh, poco importa. Non ci sarò. Mi dispiace. Ho deciso.

La sottoscritta, povera illusa, credeva che il decidere di non partecipare ad un congresso fosse scelta puramente individuale e del tutto arbitraria. E invece, no. Il caso è scoppiato e ora passo le mie giornate a cercare di spiegare che cavolo sia la Cresima. E perché preferisco un evento religioso a un super-megagalattico-fantasmagorico meeting sulle cellule beta. Io non ho grandi motivazioni da offrire. Credo solo si tratti di scegliere tra il lavoro e la famiglia. Tra mio fratello e un poster. Scelgo il primo, forse anche perché lo vedo molto meno dei miei dati, delle mie cellule e dei miei topi. E, in rare occasioni, mi dà molte più soddisfazioni dei roditori.

Tuttavia, mi rendo conto che, volendo essere un po’ più convincente, avrei dovuto riportare fedelmente il commento infastidito della pulcetta all’idea che me ne andassi a Washington invece che alla sua Cresima: no, dài, ti prego. Non andare! Se vai…. riceverò un regalo in meno… Un bacio!

naturalmente crudele – 254

Il weekend è passato veloce. Un bellissimo sabato di sole, in cui io e il moroso abbiamo vestito gli stretti panni di Cenerentola. Una domenica di inizio autunno, bagnata da una pioggerellina incessante quanto odiosa, in cui io e il moroso siamo passati in lab prima e poi ci siamo rintanati a casa a goderci il calduccio, le bestiole, il divano.

Le salamandre sono felici; continuano a deporre uova, ma hanno fortunatamente capito che possono anche mangiarsele, così la popolazione di larve supera solo di poco le trenta unità.

I gamberi sono solo due. L’efficienza del nostro allevamento è penosa, se si pensa che erano almeno una ventina quelli che ci sono stati regalati. E che solo 4 sono arrivati oltralpe con noi. Dei due sopravvissuti, Stranlio e Ollio, uno è enorme e aggressivo e l’altro piccoletto e impaurito. Sono giorni che il moroso cerca di farmi appassionare a queste chele assassine, ma io resto titubante. Oltre a farmi sinceramente un certo ribrezzo, non riesco ad affezionarmi a quegli occhi inespressivi, a tutti quei lunghi baffi e a quelle zampette istericamente mobili. Per completare l’opera, ho scoperto che solo uno dei due sopravviverà…. perché, moroso docet, sono territoriali e l’uno finirà per distruggere l’altro, che la natura farà soccombere. Così, passano i giorni e io non guardo l’acquario per paura che ci sia un cadavere. Aspetto con raccapriccio crescente che il moroso mi comunichi la notizia del decesso. E invece, ottengo puntuali informazioni sull’ennesima muta del gambero gigante, che esplode di salute. Sono così preoccupata per il delitto che sta per compiersi che il moroso si è offerto di uccidere il grande, così sopravvive il piccolo. Ma un delitto annunciato giustifica forse il delitto preventivo del futuro assassino? Il dilemma etico mi ammorba. E il pensiero che il moroso possa uccidere quello schifoso gambero dentro al suo schifoso guscio mi fa accapponare la pelle. Mi domando perché dobbiamo avere pet che invece di fare le fusa fanno schioccare le chele… Un bacio!

deliri flash – 253

Ma cosa hai fatto di male a Dio x ridurti così xò è stato generoso a darti un cervello così grande.

Je suis ta petit frere (sono tuo fratello k è stato rapito dagli alieni e k ora è tornato.

Dalla 1a lettera di Francesco il grande alla sorella della suisse: carissima volevo dirti k se guardi nel tuo portafoglio nn ci saranno neanche 1€.

Bene se adesso leggi questo sms vuol dire k ti ho preso x il c… alla grande e k tu ci 6 cascata ma spero ke tu nn ti sia fatta male x una caduta cosi’ grande.

E’ in momenti come questo che mi domando se non sia il caso di tornare subito a casa per vedere se il fratello è davvero stato rapito dagli alieni e lobotomizzato. Un bacio!

irritabilità – 252

Il moroso sa essere davvero petulante, quando ci si mette. Come sapete, stiamo facendo delle full immersion nel mondo di Grey’s anatomy. E lui ha già visto tutte le puntate. Ma, essendo un cavaliere, si offre di rivederle assieme a me.

Questo ha due risvolti. 1. Io sto lì, corrucciata, molto spesso con un fazzoletto in una mano e i lacrimoni agli occhi. Io sospiro, mi sdilinquisco, strepito. E lui. Lui si prodiga in atteggiamenti fastidiosi e soprattutto rumorosi. Sussurra parole d’amore, manda baci, mi pizzica con la barba, si agita. DISTURBA. E io odio, odio, odio perdere anche solo una parola di quello che dicono i protagonisti. E allora, vai di rewind. 2. Io soffro, piango, strepito e inveisco contro i protagonisti. E poi, speranzosa mi rivolgo a lui. Lui che già sa cosa sta per accadere. Moroso, ti prego, dimmi. Preferisco saperlo adesso. Non mi rovini la sorpresa. Fallo per me. E lui, NO! Roccia granitica. Testardaggine asinesca. Non esce parola dalla sua bocca. E quando io insisto (perché, oh se insisto!), lui si incavola. Mi domando perché ti scoccia dirmi come va a finire, se tu già lo sai? Sarebbe solo più utile al mio squilibrato equilibrio interiore. Così la smetterei di piangere o di illudermi o di protestare. Niente. Il moroso si intestardisce, sbotta, spegne il computer. Io mi allontano per un po’. Si fa la pace e… via così, si ricomincia.

Se sopravviveremo alla quarta serie di Grey’s, beh, vorrà dire che potremo sopravvivere a qualsiasi cosa! Un bacio!

donne e motori – 251

Il moroso mi ha trascinata di peso al Salone dell’auto di Ginevra. Contesto odiosissimo, perché odio i posti superaffollati, odio le luci abbaglianti, odio gli spintoni della gente.
Pieno di Italiani, a conferma di quello che dicono gli amici tedeschi se vuoi scroccare un passaggio in macchina, assicurati che ci siano degli italiani.. perché i tedeschi preferiscono andare a piedi e bere un bicchierino in più, mentre gli italiani bevono il bicchierino, ma solo se hanno la loro macchina sotto il c….
Standiste
in completo giacca-pantaloni e ballerine; donne oggetto velate, tacco 10, attillate per Lancia – Fiat – Alfa Romeo – Ferrari.
Molte macchine degne di nota, e tutte rigorosissimamente ecologiche. Tanto che mi domando ma in concessonario le vendono ancora quelle puzzosissime retrò macchine a benzina??? pfui, datemi un po’ di idrogeno, dài!
Lo shock per la giapponesissima macchinetta di pikachù con una giapponesissima (o forse svizzera importata) brava ragazza acqua e sapone. Macchinetta snodabile in ogni sua giunzione, roteante e decisamente tonda. Un polipo venuto dallo spazio, direi.
Il maggior impegno del giorno: asciugare la bava agli angoli della bocca del moroso, che mi ha promesso tre quarti delle macchine presenti. Eccetto le jeep che non gli piacciono. Quindi niente safari africani. Ma direi che il paesaggio poco importa, visto che è del tutto irrelevante alla velocità di punta dei bolidi che vorrebbe.
Il dubbio amletico: ma il motore di una lotus a bioetanolo, romba o fa le bolle?
Le questioni esistenziali: moroso, cosa dovremmo farcene di una scuba che va sott’acqua? beh, a te non piace mettere la testa sott’acqua… così potremmo andarci in macchina e tu non avresti più paura, no?

Gita consigliata a tutte le donne di buona volontà, pazienza e scarpe comode. Per vedere i vostri compagni tornare all’età del ti prego, mamma, voglio quello. prometto che faccio il bravo! Un bacio!

chi dorme… – 250

Durante la settimana, ammazzerei per dormire qualche secondo in più.
Il fine-settimana, mi ammezzerei pur di non restare qualche secondo in più a letto.

Stamattina, alle 9 ero sveglia come un grillo, che spostavo la macchina nella zona a disco orario sotto casa, stiravo i panni che abbiamo lavato giovedì sera, portavo il sacco dell’immondizia al bidone.

Il moroso in tutto questo, dormiva beatamente. Per riprendermi da un risveglio talmente traumatico, ho dormito dalle 6 alle 7.40 oggi pomeriggio e quando il moroso è venuto a chiamarmi, ho sinceramente pensato di girarmi dall’altra parte e tirare dritto fino a domattina. L’unico motivo per cui non l’ho fatto è che, essendo domani domenica, il gallo cerebrale che chicchiriccheggia di buon’ora nel weekend, domani mi avrebbe fatto svegliare alle 7 invece che alle 9. Così, per sadismo.

E’ un po’ la metafora della mia vita. Aspettare che arrivi il weekend e una volta che arriva, non saperselo godere completamente. Il moroso non capisce e dice girati dall’altra parte e prendi sonno di nuovo. Non capisce che lo faccio, ma alla terza volta che mi giro dall’altra parte, mi rifiuto di fare la trottola per l’ennesima volta. Ok, è risaputo che chi dorme, non piglia pesci.. ma se a me di pescare pesci non fregasse niente? Non sarebbe più semplice, dormire e basta??? Un bacio!

larve