Archive for the ‘blog’ Category

che musica! – 249

Resto sempre stupita dal fervore delle polemiche che si abbattono fragorose sul Festival di Sanremo. D’altronde, sono molto simili a quelle che si scatenano su Miss Italia. E sono un po’ quelle querelle che tengono vivo lo spirito battagliero degli Italiani, che si azzuffano volentieri e soprattutto per inezie.

A Losanna tutto questo arriva edulcorato dalla nostalgia di casa. E quindi, il moroso ed io ci troviamo spesso a commentare con bonaria rassegnazione i siparietti televisivi.

Sanremo non lo abbiamo seguito con attenzione. 3 sere su 5 abbiamo avuto impegni che ci hanno tenuti lontani da casa. E poi Grey’s Anatomy imperversa nelle nostre serate. Il Festival lo abbiamo visto a spezzoni qua e là. Il mio commento è stato capito sempre a sentire le stesse canzoni: ma quest’anno si contendono il primo posto 5 cantanti?? Il moroso ha continuato disgustato a ripetere che non gli piace la musica italiana.

Ma, auditel-delNoce-commentatori a parte, il Festival di quest’anno ha davvero scardinato la tradizione. Il Festival di quest’anno è stato innovativo e travolgente. Il Festival ha fatto il miracolo. Il Festival ha rovesciato tutte le mie aspettative. Urlo al vento che Sanremo 2008 valeva la pena di essere visto… E non certo per la canzone che ha vinto, visto che, puritanamormona come sono, mi lascia un po’ perplesso quel fulmine divino che Lola ripete con ossessione nel ritornello.

No, il Festival di quest’anno è stato il Festival per eccellenza, perché… al moroso piace la stessa canzone che piace a me. Se non è un miracolo questo…. Un bacio! ps. per i curiosi, la canzone è il solito sesso!

diversivi – 248

Cari lettori, mettetevi tranquilli. No, non sono stata colpita mortalmente da un attacco di pigrizia bradipesca. Non sono rotolata su entrambe le ginocchia giù per le discese di Losanna. Non sono caduta vittima di una rivendicazione rivoluzionaria dei topetti in stabulario. No, niente di tutto questo.

Varie concause mi allontanano dal computer mio malgrado. 1. Avete mai provato la sensazione di volere intensamente qualcosa, pur sapendo che poi ve ne pentirete? Accompagnata dalla subdola consapevolezza che basterebbe desiderare qualcosa di più ordinario per non pentirsene mai più? Ecco. Il moroso mi sta tarmando perché decida tra due computer. Il suo favorito, l’ordinario; il mio favorito, il pc con il touchscreen. La mia proposta è stata di lasciare passare del tempo, in modo che io possa disinnamorarmi del tablet pc, in modo da poter scegliere in modo più consapevole un pc ordinario, potente e affidabile. Ma il moroso continua con la testardaggine di un caterpillar a adesso ti compro questo, così poi saremo a posto… ok, allora ti compro l’altro se è l’altro che ti piace… ho trovato la soluzione: pc ordinario + tavoletta grafica usb, che così la uso anche io. Io, pur di non dargli motivo di pensare all’acquisto, sto lontano dal mio (suo) adorato sony vaio perché non appena ne sente la povera ventola che sventola ricomincia con le farneticazioni. E lascio che il mio cuore batta silenziosamente per lo stupidissimo touch screen. 2. Gli Svizzeri sono strani, molto strani. Questa settimana devo seguire dei corsi e…. devo presentarmi dall’altra parte della città alle 8 (OTTO) di mattina. Il mio insegnante? uno che si sveglia alle 5.30 ogni mattina. Dalle 6.30 alle 8 legge articoli. Poi lavora fino alle 8 (OTTO) di sera. E porta sempre lo stesso pile rosso e con i segni di bruciatura da sigaretta. Che qualcuno lo faccia lavorare così tanto a forza di bruciargli pile e pelle??? Io non sono un’anima notturna, al contrario del moroso. O meglio sono perfettamente notturna: nel senso che di notte, dormo. E se la mattina mi fanno svegliare all’alba, io devo dormire la sera. E non posso dedicarmi al mio blog. 3. Ci sono cose del tutto incontrollabili e al di fuori dalla mia capacità di controllo che hanno avuto il sopravvento sul mio raziocinio. Droghe insospettabili che mi risucchiano energie e ore di sonno. La sera mi siedo sul cuscino e passo le mie ore a guardare, a commuovermi, a sorridere, a condividere ansie, gioie, entusiasmi e preoccupazioni con il moroso. Le mie serate ormai sono tutte uguali. Loro si sono impossessati di me… Un bacio!

larve

grey's anatomy cast

cinese? io?? – 247

Ventolina è uno dei punti fissi delle mie giornate. Ventolina è fonte di innumerevoli spunti di riflessione. Ventolina mi dice adesso devo andare in banca; devo farmi cambiare la nazionalità. Hanno messo che sono cinese.
Oh povero Ventolina: perché hanno scritto che sei cinese?
Non hanno capito quello che gli hai detto?
Noooooo… Hanno messo che sono cinese perché sul mio passaporto c’è scritto “Republic of China”.
Oh povero Ventolina: e come è potuto accadere che sul tuo passaporto ci sia scritto “Republic of China”? Siete stati assoggettati alla Cina? Non siete indipendenti?

Nooooo… Republic of China vuol dire Taiwan!
Oh povero Ventolina: ti hanno fatto il lavaggio del cervello. Se vi chiamate così, vuol dire che non siete indipendenti. Che la Cina ha dei diritti su di voi.
Nooooooo… Una volta eravamo uniti alla Cina. Quando i comunisti sono saliti al potere, hanno tentato di occupare Taiwan. Taiwan però ha vinto. Così, noi, per sberleffo, ci siamo tenuti il vecchio nome (
Republic of China, n.d.r) e loro hanno dovuto cambiare in People Republic of China.
Oh povero Ventolina… però devi capire che un povero impiegato di banca svizzera vedendo scritto Republic of China possa essere come meno tratto in inganno, no?
Noooooo! C’è scritto che sono nato a Taipei!!! Io adesso vado e gli dico di cambiare subito la nazionalità. Io non sono cinese!!!

Oh povero Ventolina… Un bacio!

diamo i numeri – 246

E quando me le fanno girare, girano.

E’ un mese che aspetto uno stupidissimo file excel per gestire le spese comuni della coppia morosoio.

Stasera il moroso si mette a fare proclami sul fatto che terrà i conti separati, che vuole le date delle spese, che lui fa le cose ordinate.

Ora, non abbiamo la data di nessuna delle spese che abbiamo fatto. Io ho scritto tutte le mie uscite sul retro di uno scontrino. Mister Precisetti non ha nemmeno il foglietto stropicciato di resoconto.

Ora, ci scanneremo per decidere a testa e croce chi pagherà l’affitto, la bolletta dell’elettricità e la connessione adsl.

Ora, io vado a letto e il moroso si metterà a inventare date, uscite, spese etc etc. perché, fatte così, le cose sono più ordinate… Rivoglio la mia calcolatrice, una penna e un foglio spiegazzato. Un bacio!

umori primaverili – 245

Sto lentamente uscendo dal torpore invernale e comincio ad avere dei guizzi inaspettati di vitalità. La vita in lab mi annoia a morte perché in questi giorni, conto solo cellule. Gli esperimenti sono un continuo fallimento. La sola novità è che in mezzo al disastro diffuso, riesco finalmente a vedere una trama razionale. E non c’è niente di peggio per uno scienziato che annusare del raziocinio nel comportamento insensato del mondo biologico perché da quel momento in poi, farà di tutto per confermare la sua teoria. Così, mi aspettano mesi intensi di esperimenti in tutto e per tutto fallimentari come questi, ma volti a dimostrare la mia nuova ipotesi. Chi vivrà, vedrà.

Fra poco uscirò dall’ufficio e mi dirigerò verso la festa di selezione dei nuovi PhD… qualche mese fa (argh, sono già passati 17 mesi!) ero anche io da quella parte della barricata. E adesso, devo andare là a consolare, incoraggiare e spronare poveri ragazzetti che vorrebbero emularmi e sacrificarsi sull’altare della scienza. Tzè, io gli dico di scappare a gambe levate, altro che!

Le salamandre continuano a depositare uova peggio del coniglietto pasquale. Ho trovato il cadavere dell’ottava salamandra che era evidentemente riuscita a scappare dall’acquario. Ho scoperto che poco lontano da qui, c’è stata un’invasione di cicogne.

Di sei donne in età fertile del mio gruppo, tre sono in dolce attesa. Se continua così, fra sei mesi in lab ci saremo solo io e gli uomini… Un bacio!

deduzioni (il)logiche – 244

Stasera il moroso ha tentato di sfondarsi una mano nel tentativo di pulire il radicchio, usando un super affilatissimo coltello a mezz’aria. Alla domanda ingenua perché non usi il tagliere?, lui ha altrettanto ingenuamente risposto perché l’ho appena lavato e non voglio sporcarlo subito. Motivazione più che valida per aprirsi il palmo della mano come cristoincroce, indubbiamente.

La logica ferrea di questo discorso mi riporta alla mente la pulcetta che alla fantastica età di 5 anni ha tentato di strozzarsi con un boccone di pane e prosciutto perché mi ero appena lavato i denti e non volevo sporcarmeli di nuovo. Motivazione più che valida per inghiottire il suo micro panino senza masticarlo, ovvio.

Facendo dell’analisi razionale, mi ritrovo di fronte a due possibili conclusioni: 1. la pulcetta all’età di 5 anni aveva l’età cerebrale di un 29enne; 2. il moroso 29enne è rimasto bloccato alla veneranda età cerebrale di 5, o al massimo 6, anni.

Ora, volto la testa verso il moroso e lo osservo… gioca con il chewing gum tirandolo fuori dalla bocca e facendolo roteare a mezz’aria, sbava sul suo apple continuando a farneticare che si comprerà una mustang o una camaro non appena le importeranno in Europa e non appena avrò i soldi, ovvio…. Lo guardo e non ho più dubbi: no, il moroso non è rimasto all’età cerebrale di 6 anni.. lo collocherei indubbiamente attorno ai 4…. Un bacio!

love is in the air – 243

San Valentino è passato e non me ne sono nemmeno accorta. Non me ne sono accorta finchè sono rimasta qui, circondata da donne disilluse non festeggiamo, è un giorno come un altro, il mio compagno lavora fino a tardi e cenerò da sola. Mi sono sentita indipendente, emancipata, anticonformista, solida, essenziale.

Le mie certezze sono vacillate sotto il peso di inaspettati colpi di scena. A cominciare da papà, che ha regalato un ferro da stiro nuovo alla mamma. Per continuare con la pulcetta, che ha ricevuto bigliettino d’amore e peluche come da migliore tradizione romantica, da una poverina che è brutta e antipatica. Per finire con la nonna, che ha trovato una fetta di torta da parte del nonno e nonostante il suo diabete.

In tutto questo, in questa primavera di cuori e amore, circondata da primule selvatiche che fanno capolino sui prati, cullata da giornate di sole che durano fino a tardi, con un moroso insensibile alle feste romantiche comandate, perfino le salamandre hanno cominciato a deporre le uova… Un bacio!

parlare nel sonno – 242

Ieri stavo per prendere sonno, quando il moroso si è catapultato vicino al mio orecchio e, esaltato come solo lui può essere di fronte a una nuova idea, se ne è uscito con un da marzo andiamo in palestra, ok?

Io, più che altro per togliermelo di torno e dormire, gli ho risposto la prima cosa che mi è passata per la testa sì, ma io faccio solo cyclette.

Non l’avessi mai fatto! A quel punto si è lanciato nella descrizione di tutti gli attrezzi che potrei provare, di tutti gli esercizi che farà lui. Che poi, io non lo voglio più muscoloso di così: già ha due braccia da king kong, figuriamoci se si mette a far palestra…

A quel punto, ho messo in pratica la tattica del dormo, mi dispiace, non rispondo più. Il moroso ha continuato per un po’ a parlarmi e io a non rispondere. Sarebbe stato bello se stamattina si fosse svegliato immemore dei suoi pindarici progetti ginnici. Invece, no. Da oggi, è cominciata la caccia alla palestra. A questo punto, non mi resta che sperare che i prezzi proibitivi delle palestre, lo facciano desistere. Altrimenti, vedo interminabili sedute alla cyclette all’orizzonte… me tapina… Un bacio!

segreti di famiglia – 241

Il peso del mio lavoro di ricerca mi sta lentamente travolgendo. Non è tanto la fatica fisica: piuttosto, la stanchezza mentale. Progettare esperimenti mesi e mesi prima; mettere d’accordo tutte le parti in causa (non ultimi, i miei topetti, che sono stati ben poco collaborativi nei mesi passati); fare l’esperimento; analizzare i risultati.

In pratica, passare gli ultimi due weekend a fare foto a cellule, mentre ‘ste disgraziate tirano le cuoia. E in questi giorni, contare, contare, contare. E la sera, chiudere gli occhi e vedere ancora i pozzetti con le cellule, che ne ho visti così tanti che mi si sono impressi nella retina peggio del laser.

Sarà per questa mia naturale reticenza a pontificare il mio lavoro, e anzi per la spontanea naturalezza con cui continuo a sputarci bile contro, che i miei nutrono il profondo terrore che possa decidere di mollare tutto e scappare a casa. E così, per ovviare al pericolo di riavermi fra i piedi (e in fondo, perché loro hanno ancora fiducia nella scienza e nelle mie fantasmagoriche capacità), hanno scelto la strada del silenzio.

La pulcetta, invece, è dalla mia parte. Vuoi perché io sono sempre dalla sua parte (uno scambio di favori, diciamo). Vuoi perché effettivamente, se fossi a casa con lui, gli farei tre quarti dei compiti. E così, mi ha raccontato che ho ricevuto numerose telefonate per fare supplenze in giro per il Polesine. Senza che nessuno avesse la buona decenza di dirmelo.

Ora, posso capire che per una serie di motivi i miei abbiano deciso di non dirmi come stanno le cose (anche se mi girano comunque). Capisco che la pulcetta remi teoricamente contro non fare la prof: poi non ti rispettano. Ma quello che proprio mi ha lasciata basita è stata la telefonata segreta tra mia mamma e il moroso. Sì, perché il traditore infingardo è stato contattato da mia mamma, in preda a crisi di coscienza. E lui ha sentenziato meglio non dirle niente.

Io non ho parole. Questa congiura mi ha preso talmente alle spalle che non riesco nemmeno ad arrabbiarmi. No comment… Un bacio!

un becker rotto – 240

Il moroso ha una venerazione per la tecnologia. Senza diavolerie elettroniche si sente perduto. Sabato mi ha portato da Fnac in centro a Losanna per fare un giretto di spese compulsive.

Ha finto di interessarsi alle mie esigenze, accettando di comprare un CD di musica che piace a me. Per non essere da meno, si è preso un CD pure lui.

Poi…. poi si è catapultato nell’area navigatori satellitari e ha cominciato ad elencarmi pregi e difetti dei modelli in esposizione. Mi ha convinto che il Becker è il migliore di tutti. Ho scoperto che sono innumerevoli sere che, mentre io sleggiucchio qua e là nel web, scrivo post, vado a dormire, lui si informa su tutti i siti del mondo per trovare il navigatore che meglio gli si addica.

Alla fine, ne ha comprato uno in offerta e siamo tornati a casa felici (lui almeno).

Tutto magnifico, se non fosse per la voce di donna che dice rotatooooria come una giovane russa di Mosca. Tutto magnifico se non fosse che quel becker tarocco non vuol capire che il modo più pratico per raggiungere casa nostra non è buttarsi giù dal cavalcavia, ma scendere dal ponte e prendere la traversa a destra. Credo che il nostro satellite abbia bisogno di un paio di occhiali… O in alternativa, noi di un paracadute… Un bacio!