la dura vita del tester

Da quando sono a casa da sola con un neonato, mi tengo spesso compagnia con il computer. Una mano dentro la carrozzina per accarezzare il capretto, dargli il ciuccio, tirare il carillon, dondolare la culla, ri-dargli il ciuccio, coprirlo, ri-tirare il carillon, ri-accarezzargli la faccia e l'altra per navigare su Internet. Perchè proprio Internet? Perchè non ci sono molte cose che si possono fare con una mano sola. E perchè se riordino la cucina, inevitabilmente mi cade un coperchio o due piatti sbattono e il rumore innervosisce il capretto. E perchè se passo l'aspirapolvere, il ronzio concilia il sonno, ma poi se lo spengo, il silenzio sembra più assordante del rumore e il capretto si risveglia. E perchè se lavo il bagno, il rumore dell'acqua non facilita il sonno. E perchè alla TV, non trasmettono cose interessanti. 

E' così, navigando su Internet, che sono venuta a conoscenza del mondo del "marketing passaparola". In pratica, tutto comincia iscrivendosi ad un sito dedicato. Se si viene selezionati per una determinata campagna promozionale, si ricevono in anteprima prodotti da testare e per i quali fare pubblicità tra amici e conoscenti. Ho letto commenti entusiasti di persone che hanno ricevuto chili di Loacker a casa o decine di Danette dai gusti inediti da assaggiare e mi sono detta che un'occasione goduriosa così non potevo proprio perdermela. 

E' così che qualche mese fa mi sono iscritta al sito trnd.it per fare da tester di prodotti. Ho compilato tutti i sondaggi a disposizione per accumulare crediti e aumentare le mie chances di essere scelta come tester e ho aspettato…
…aspettato…
…aspettato…
…aspettato… finchè non è arrivato il primo pacco di prodotti da testare. Un pacco pieno di… cerottini anti-herpes della Compeed.

Io sono portatrice dell'infezione, ma fortunatamente nessun episodio di riattivazione recentemente. Idem per maritozzo. Dei miei familiari, praticamente il 70% non ha mai contratto il virus e al solo sentirmi parlare dell'herpes e dei miei cerottini, mi hanno dato della iettatrice. L'unica persona che potrebbe essere interessata è felicemente incinta e non ho il coraggio di proporle dei cerottini che magari sono controindicati in gravidanza. Per adempiere al mio compito di tester, ho così provato il cerottino sulle mie labbra sane (tiè). In effetti, è praticamente invisibile come dice il produttore. Non so se faccia guarire l'herpes. Di sicuro, appena messo, è difficile-quasi-doloroso da togliere. E, beh, se avete bisogno e/o curiosità di provare un cerottino, non esitate a chiedermelo: ne ho da regalare a volontà. E, NO. Non sono iettatrice, quindi smettete di lanciarmi contro cornetti anti-sfiga!

2,047 Responses to “la dura vita del tester”

  1. Maddina says:

    :O aspettavo un tuo post con ansia v.v
    Quei cosi li ho provati. li metti e non ti danno fastidio. dopo 2 minuti cominci a toccarli con la lingua. dopo 3 hai una voglia matta di togliertelo. dopo 4 ti sdradichi letteralmente l'herpes che si è attaccato al cerotto. Quindi più che guarire l'herpes te lo sdradica ù_ù herpes andato ferita aperta rimasta v.v.
    Utile nè? xD
    Come sta il capretto ? :3 <.< cmq ora mi iscrivo pure io lol!

  2. giulia says:

    Quasi mi dispiace non avere l'herpes…però se ti arrivano chili di danette o di loacker io ci sono!!!

  3. Chiara says:

    @maddina: ho avuto l'impressione che fossero appiccicosi come una zecca… allora, non sbagliavo!!! 🙂 il capretto sta bene; un po' meno le mie orecchie quando urla! Iscriviti, magari becchi un progetto ghiotto! ih ih ih!

  4. Chiara says:

    @giulia: ho paura di essere stata così fallimentare nel mio primo progetto che non mi contatteranno più per le prossime campagne… mannaggia!!! se arrivano i loacker, ti avviso!!!

  5. […] quindi, il resoconto della mia seconda campagna promozionale. Questa volta, in prova il Cuore di Brodo – gusto Pesce – della Knorr. L'ho […]