Archive for September, 2007

la morosa e il moroso – 183

Ammetto che i miei post diventano progressivamente sempre più demenziali… Carissimi lettori di Fairydawn, portate pazienza: sto passando momenti difficili e il mio cervello arriva fino a lì…

Ecco cosa ha partorito oggi la mia testolina delirante: un bel ritratto di famiglia. Mentre tutto il mondo delira per la versione simpsonizzata di se stessi, io faccio l’alternativa. Il motivo è semplice: io e il moroso, simpsonizzati, veniamo davvero da schifo!!!!!! Quindi, ecco la versione southparkiana. Da notare che:
1. la morosa veste una maglietta a mucca in onore della fredda (vedi neve) Svizzera che la ospita; ha le trecce (anche se non si vedono) e porta quello che vorrebbe essere un fazzoletto (che però non è un chador… è il fazzoletto di Heidi!). Non rinuncia ai dolci (vedi gelato) e al suo cellulare che tiene saldamente in mano.
2. il moroso è vestito praticamente come il giorno della mia laurea (ma di solito è molto più casual), ha il suo inseparabile IPod in mano e nell’altra un paninetto del MacDonald’s in onore degli States che lo ospiteranno per un altro mesetto. Le sopracciglie sono azzurre perché non sono riuscita a cambiare colore, ma le ho scelte per la forma: si devono toccare nel mezzo!. Ovviamente, un computer sullo sfondo (e me la rido perché chiaramente non è uno dei suoi adorati Mac!).

Se volete cimentarvi in un’analoga rivisitazione di voi stessi, andate qui Un bacio!

un un huit – 182

Arrivo in ritardo, dopo che già il Corriere e il Tg1 ne hanno parlato. Evidentemente non ci sono ancora abbastanza scoop, dopo l’estate… Oppure i servizi informativi hanno deciso di dedicarsi alle notizie "frivole". Insomma, non si è parlato d’altro: i pompieri della Svizzera romanda hanno girato un video hip-hop per sensibilizzare la popolazione circa il loro numero per le chiamate d’urgenza.

Dal 31 dicembre 2006, i servizi di informazione sugli elenchi nazionali e internazionali hanno cambiato numero: il vecchio 111 è stato disabilitato ed è stato sostituito dal 18xy. Quello che conosco io è il 1818: a dire il vero nella pubblicità ci sono due personaggi molto simili ai due ballerini di lap dance dell’ 892 892. L’introduzione di questi nuovi numeri non è stata indolore, soprattutto per il servizio telefonico delle urgenze dei pompieri (118). Infatti, tutti sbagliano numero e chiamano i pompieri per avere informazioni telefoniche. I pompieri sono preoccupati; la confusione tra il numero delle urgenze e i numeri per le informazioni potrebbe avere conseguenze gravi. L’efficacia dei soccorsi, infatti, dipende dalla rapidità dell’arrivo dei soccorsi sui luoghi di intervento. E le statistiche parlano chiaro: in maggio ci sono state 638 chiamate erronee al 118, 613 in giugno, 675 in luglio.

Così i pompieri si sono visti costretti a girare un video che spieghi cos’è il 118. Il lato buffo della storia è che il 118 è sempre stato il numero dei pompieri, mentre è cambiato il numero delle informazioni. Eppure tutti chiamano il 118…. Ascoltatevi la canzoncina: il ritmo è simpatico e anche il linguaggio è piuttosto spiccio. Per chi capisce qualcosa di francese, è un vero spasso. Volete un assaggio della poesia svizzera? 118, in caso tu abbia paura /118, scrivilo sulle mutande

Non ditemi che avete rimpianto Leopardi, eh? Un bacio!

io e Silvia Battisti – 181

Ieri sera ho visto la finale di Miss Italia. Osservando la vincitrice, ho realizzato quanto segue:

entrambe abbiamo le fossette, entrambe siamo venete e per noi il fidanzato è "il moroso", entrambe abbiamo giocato a pallavolo per anni;

lei ha più di me: qualche cm di gambe, un vitino da mosca, le prime pagine dei giornali, contratti milionari con gli sponsor, magnetici occhi azzurri, dei bei denti;

io ho più di lei: 20 kg come minimo, le tette (queste sconosciute), un contratto a tempo determinato di ben 4 anni (pfui, lei sarà Miss solo per un anno), libertà di mangiare tutte le schifezze che voglio, un dentino alla Letitia Casta e per quanto riguarda gli occhi azzurri magnetici, posso sempre vantare diritto di possesso su quelli del moroso!

Insomma, facendo due conti, direi che siamo parimerito… anzi, quasi quasi, VINCO IO! Un bacio!

come iniziare bene la settimana! – 180

Per fortuna che è lunedì e che bisogna sempre cominciare con il piede giusto. Stamattina alle 7.00 (DICO SETTE IN PUNTO) gli operai che stanno lavorando sotto la mia camera da letto hanno cominciato a darci dentro con il martello pneumatico. Un casino di cingoli, trapani, pezzi di asfalto che volavano.

Ho aperto un occhio, ho guardato l’ora sul cellulare e ho ricominciato a dormire girandomi sull’altro fianco.

Ore 7.30. Suona la sveglia. Apro un occhio, arranco rattrappita verso il lavandino, mi butto a testa in giù con i capelli, li lavo. Allungo un braccio, prendo l’asciugamano più grande che trovo. Me lo metto a turbante sopra la testa. Mi lavo i denti. Mi trascino con gli occhi chiusi al letto. Anche questa è fatta.

Prima di prendere sonno nuovamente, faccio in tempo a pensare: "perché… devono chiudere l’acqua per fare i lavori alle 8 di mattina e io sono costretta a lavarmi tra un sonno e l’altro???" Dopo un inizio così traumatico, dite che sopravvivevò al resto della settimana??? Un bacio!

miss…spiace – 179

E’ cominciata la stagione delle Miss. E io ho sempre guardato Miss Italia. Non tutte le sere, per carità. Però un po’, giusto per vedere cosa c’è di bello e nuovo. Giusto perché sono romantica e mi piacciono tanto le storie che iniziano con un brutto anatroccolo e finiscono con un cigno.

A questo aggiungete che… da qui vedo solo RaiUno. La scelta non è molto ampia.

Così, ieri sera, mi metto in divano per rilassarmi e… apriti cielo. La Goggi che si incazza e se ne va lasciando Mike sul palco, da solo, con la Miss dell’anno scorso a improvvisarsi spalla e riscoprirsi papera. Non mi piace questa Tv. Non mi piace che ci siano delle cariatidi a fare i presentatori e mi domando se è possibile che l’Italia viva nel ricordo e nell’ammirazione di vecchie mummie. Che rimangono a scaldare i loro posti: che siano politici, che siano professori (universitari), che siano presentatori. E non ditemi che hanno esperienza: nessun altro può farsela se loro non lasciano spazio. Ma non mi piace quest’Italia dove le prime donne scappano via indispettite, perché non hanno tutto lo spazio che vorrebbero. E non si sentono in dovere di chiedere umilmente scusa per non essere stati capaci di fare il loro lavoro. Non mi piace questo mondo di vecchi che restano basiti di fronti a eccessi di bile che fuoriescono all’improvviso. Il vecchio Mike che non sa cosa fare e dimostra i suoi 80 e più anni e mi fa tenerezza perché è più istruito, è vestito meglio (beh, insomma…), ma mi ricorda tanto mio nonno. Non mi piace che non ci sia più sacralità per nulla. Non parlo di religione, perché sarebbe politically incorrect. Parlo della sacralità riconosciuta della televisione, di una prima serata sulla rete ammiraglia. E resto così… basita… a vedere che ci si possa sentire autorizzati a piantare la trasmissione in diretta perché ci girano, dopo 20 minuti dall’inizio. Vorrei solo che a tutti fosse richiesta la stessa serietà. E se io vado al lavoro e devo mantenere un certo decoro, chi è pagato per apparire, dovrebbe fare da esempio. Per stasera chiedo ai vari Grillo, Cecchi Paone, Goggi della Tv e ai nostri politici di smetterla per un po’ di strillare e fare scenette napoletane di fronte agli occhi di persone che meritano di più. Un bacio!

de porcello – 178

Oggi ho lavorato troppo. Ho chiesto a me stessa uno sforzo eccezionale. Fare tre cose contemporaneamente: nessun momento di svago, sempre lì con la testa, tra tempi di incubazione, lavaggi, foto al microscopio… La testa mi pulsava, mi scoppiava. Avrei voluto sedermi, anzi no… stravaccarmi in divano e farmi coccolare.

Problema n.1: ho finito alle sei e mezza dopo una tirata sempre dritta dalle 9 di stamattina. Cosa? vuoi momenti di momenti di svago? Ma scordateli!
Problema n.2: il mio divano… Intanto ancora puzza del fumo del precendente inquilino dell’appartamento. Ed è troppo corto per le mie lunghe gambe. Scordati di stravaccartici sopra!
Problema n.3: coccole????? ma fatemi un piacere… il moroso passa le sue giornate a fare lo scienziato pazzo e a intrappolare nella sua ragnatela (web) poveri navigatori ingenui. Scordati le coccole: quelle si fanno a gatti e cani!

Dunque, sono al bancone che cerco di travasare una soluzione salina da una bottiglia dentro ad un cilindro graduato. Spando. Raddrizzo la bottiglia e riprovo. Spando ancora. Riprovo. Spando. Faccio un sospirone, ma basta… mi spiace: non ce la faccio. Mi rassegno a travasare e a inzozzare tutto il bancone con la soluzione che mi cola lungo la bottiglia e va dappertutto tranne che dentro l’apertura del cilindro.

Mi volto sbuffante alla ricerca di un pezzo di scottex per pulire e Marine mi sta guardando. Mi guarda e ride. Quindi mi dice: "tu fais la cochonne?" Letteralmente: fai la maiala? Il primo istinto è quello di appoggiarmi al bancone e lasciarmi scivolare verso il pavimento soffocata dalle risate. Mi accontento di ridere solamente, perché di tempo per sedersi non ce n’è!

Solo adesso, ripensando all’accaduto, mi chiedo se sia possibile che in questi giorni non si possa parlare d’altro che di maiali!!!!! Un bacio!

spider ringo – 177

Il moroso a volte si dimentica di come è fatta la morosa. Non nel senso letterale del termine, ma si dimentica che la morosa, stuzzicata, reagisce. E se la morosa scrive un accenno velato ai loschi affari del moroso, giusto per dargli una bonaria tiratina d’orecchie (Mentre il moroso tramava oscuri disegni per guadagnare il primato assoluto di visitatori giornalieri – vedi post di ieri) e lui gagliardamente risponde “si beh, ma tanto nessuno ha capito a cosa ti riferisci”…. la vendetta è servita su un piatto d’argento.

Chi ci legge entrambi sa che il moroso guarda sempre le statistiche del sito. Sa che il moroso ne fa quasi una malattia. Sa che lui scrive per il suo pubblico: ha bisogno di sentire che la platea c’è. Per usare una metafora, è attore di teatro, non di cinema. Il moroso legge sempre le chiavi di ricerca dei malcapitati che giungono sul suo sito.

Prendendo spunto da una chiave di ricerca sulle calorie dei Ringo, ha creato un tormentone. Ne ha scritto così spesso e così tante volte che ormai la bomba ad orologeria si è innescata. Lo sciagurato che cerchi le calorie dei suddetti biscotti inevitabilmente finisce nel suo sito. Ne approfitta furbescamente, traendone motivo di vanto, godendo all’idea che dei poveri disgraziati arrivino sul suo sito e non su quello della Pavesi. E, dico io, neppure chiede dei soldi per il servizio sociale che svolge.

Ma l’oscuro manipolatore di accessi non si è accontentato della nicchia di mangiatori di biscotti pentiti. No! Ha scoperto la gallina dalle uova d’oro: il ragno porcello, altrimenti detto spider pig o spider porc o spider cochon. Sì, perché il manipolatore furbo, lo scaltro scopritore di tendenze ha fiutato l’affare prima che scoppiasse: la canzoncina del film dei Simpson. L’ha pubblicata l’unico uomo sulla Terra che manco ha visto il film… capite????

Bene, stasera la sua buonanotte è stata la seguente: “secondo te, ce la faccio oggi a superare il numero di accessi di ieri?” Ora, alle 22.25 conto 115 accessi contro i 122 di ieri. Considerato che mancano 2 ore e mezza a mezzanotte.. beh, credo che ce la farà…. Ora il suo Ego si ingrandirà un altro po’ di più… povera me! Un bacio!

ps. ho seriamente valutato la posibilità di mettere un’immagine di Homer e il porcellino, ma… ce ne sono talmente tante in giro, che ho preferito questa, che mi faceva ridere di più! Ovviamente, se cercate Quell’immagine, andate sul blog del moroso!

digiuno e penitenza – 176

Mentre il moroso tramava oscuri disegni per guadagnare il primato assoluto di visitatori giornalieri, io me ne sono tornata in Italia. Innanzitutto per rendere omaggio al fratellino pulcioso che ha finalmente compiuto 12 anni. In secondo luogo, perché qui lunedì (ieri) era festa.

Lo so che siete confusi. I miei amici Svizzeri che non festeggiano nemmeno una delle feste comandate, ieri si sono concessi un giorno di festa: il lunedì di digiuno federale. Confesso di aver cercato un po’ qui e un po’ là, per trovare le radici di questo giorno di vacanza. E dopo un’odissea googleana, mi sono ritrovata più confusa di prima!

Vediamo di darvi qualche piccolo pezzetto del puzzle.

I giorni di digiuno e penitenza indetti dalle autorità in certe circostanze risalgono al tardo Medioevo. Le ragioni che motivavano tali celebrazioni erano molto diverse tra loro: guerre o minacce di conflitto, malattie e epidemie, cataclismi naturali… La storia dell’istituzionalizzazione del Digiuno Federale è strettamente legata alla nascita dello Stato Confederato. Il primo Digiuno Federale è stato celebrato in tutta la Svizzera l’8 Settembre 1796. Tuttavia, è risultato molto difficoltoso designare un giorno che convenisse sia ai protestanti che ai cattolici. Dal 1817 i protestanti hanno scelto il secondo giovedì di settembre e i cattolici la domenica successiva.

In realtà, da quello che ho capito, a Losanna la giornata del digiuno è la terza domenica di settembre e il lunedì è festa (forse perché si presuppone che un digiunatore radicale non potrebbe reggere una giornata di lavoro…). Ma non sono sicura che tutti i cantoni celebrino il digiuno federale lo stesso giorno: ho il dubbio, per esempio, che Ginevra continui a festeggiare di Giovedì…

Dunque, riassunto della puntata: 1. bello avere un giorno di festa; 2. bello che tale giorno di festa cada sempre di lunedì; 3. bello che gli Svizzeri digiunino e chiedano aiuto alla Provvidenza affinchè questa Nazione che tanto calorosamente mi ha accolto, rimanga un gioiellino di efficienza, sicurezza, prevenzione; 4. bello che loro digiunino e io… mi abbuffi! Un bacio!

un mondo di banane – 175

L’appartamento è silenzioso. La luce dei lampioni filtra dalle tapparelle che non sono abbassate completamente. Il lettone non è vuoto. Rannicchiata in un angolo, lei dorme. Sogna forse; il respiro è lento e regolare. La notte porta riposo.

Nell’aria un forte odore di banane. Nella sua pancia così tante banane che neppure una scimmia ne riesce a mangiare in un giorno.

All’improvviso, un urlo squarcia la notte. "No, no.. cazz…… un crampo no!"

Ma ditemi un po’: cosa le mangio a fare le banane se i crampi continuano a interrompere i miei sonni??? Un bacio!

Topo Gigio ha fatto un casino – 174

Non ha i buchi. Non somiglia per nulla all’Emmentaler, di cui è fratello ma non certo gemello. In Italia è noto come Gruviera, ma forse è meglio chiamarlo Gruyère alla francese per evitare che la prima immagine a saltarci alla mente sia quella di un topetto che si mangia da mattina a sera un formaggio coi buchi. Ma che fai Topo Gigio? Quello non è gruviera!

Questo formaggio è tipicamente svizzero. Prodotto nel cantone di Friburgo, ma anche in quello di Vaud (dove si trova Losanna). E’ famoso perché ha una lunghissima storia (che comincia nel 1115), perché è buono, perché è nei piatti tipici della zona. E’ uno dei compontenti della Fondue Moitié-Moitié che è il piatto svizzero per eccellenza. Questa vellutata di formaggi fusi, il groviera appunto e il Vacherin (anch’esso famoso formaggio friburghese) che viene assaporata intingendo pezzetti di pane nell’apposito caquelon posto sul fornellino che tiene sempre calda la preparazione. Ieri sera ho avuto nuovamente l’occasione di gustare questa prelibatezza e a differenza della prima volta, non mi sono ubriacata mangiandola, perché non era altrettanto alcolica della prima che ho mangiato.

Ma non finisce qui. Non finisce qui la serata. perché a chiudere il tutto ci ha pensato il dessert "meringhe con doppia crema di Gruyère". Ma cos’è essenzialmente la doppia crema? E’ "panna di affioramento" del latte, che ti viene fornita dentro ad una ciotolina. Crema che ha la consistenza del mascarpone (grandi chef, non fucilatemi… sto parlando da analfabeta!). I miei colleghi si sono tuffati nel dolce con l’ingordigia delle cavallette, intingendo le meringhe nella crema, o forse sarebbe meglio dire, spalmandoci questa specie di burro sopra. Quello che dicono i siti svizzeri al proposito è "crema spessa, bella, untuosa e fresca". Cioè praticamente grasso allo stato puro. E il moroso può anche dire che fanno tanto sport e per quello sono magri. Io penso alle loro coronarie… e lì, il colesterolo si attacca anche se fai più sport della media.

Vi lascio con una descrizione fatta da un ragazzo svizzero a scopo pubblicitario di questa delizia. "IL dessert per eccellenza. Bisogna avere ancora dello spazio se si vuole poter mandar giù questo dessert, che impegna bene l’apparato digestivo. Disponete le meringhe sul piatto e le ricoprite di crema doppia di Gruyère. Come spiegare il gusto della crema… beh è come mangiare sei litri di panna. Il gusto è unico… potrei morire per mangiarne".

Mio Dio, voglio Mister Muscolo Idraulico per sturarmi intestino e coronarie.. subito! Un bacio!