pronto, sono Chiara, come posso aiutarla? – 171
Nonostante la distanza e in virtù dell’aumentato tempo libero di cui godo nella mia solitaria vita svizzera, sento molto spesso i miei genitori e mio fratello. Li sento e cerco di rispondere ai loro dubbi amletici, cercando di rendermi utile alla famiglia, nonostante non abitiamo più sotto lo stesso tetto.
La scuola sta per ricominciare e quella piccola pigra pulce che si spaccia per mio fratello deve ancora finire i compiti. E, forte delle mie conoscenze dell’Inglese e Francese, mi sono riproposta di aiutarlo a finire i due libri delle vacanze che gli hanno affibbiato. Abbiamo finito il libro di francese ancora durante le vacanze in montagna: ho porconato a sufficienza, ma la domenica mentre preparavo la valigia per la Svizzera, ha finito l’ultima pagina. Il libro di Inglese, invece, è un incubo. perché non è un libro con gli esercizi, ma un libretto da leggere e POI fare gli esercizi. Premetto che la pulce voleva fare gli esercizi basandosi sulle figure del libro: “tanto ho già capito cosa succede nella storia”. Ma io sono un’integerrima lettrice di libri e l’ho convinto a leggerlo tutto e cercare di tradurlo. Peccato, che lui abbia un lessico limitato e che del libro effettivamente non capisca una mazza nel momento in cui lo legge. Così, sono due settimane che lo chiamo tutte le sere e ci facciamo un’oretta di traduzione libro: lui legge, prova a tradurre e io faccio da vocabolario vivente. Dato che l’altro ieri abbiamo finalmente finito la lettura, sono due giorni che ci stiamo finalmente dedicando agli esercizi. Dopo questa lunga premessa, arriviamo al nocciolo della questione: cosa è successo ieri sera.
Telefono a casa, parlo un po’ con la mamma, quindi passo 40 minuti con la pulce a fare gli esercizi. Mettiamo giù perché deve cenare. Dopo un’oretta mi chiama mia mamma:
Mamma: “Ciao Chiara. Mi hai cercato una filastrocca sui colori da far scrivere ai bambini il primo giorno di scuola?”.
Io: “Mmm… no”
M: “Senti, puoi cercarmela? facile facile, eh? Oppure dici che sia meglio cercare una filastrocca coi nomi dei bambini?”
I: “Tze, mamma! ti pare possibile che io trovi la filastrocca esattamente coi nomi dei tuoi bambini?”
M: “Beh, sono solo 9, sai?”
I: “Appunto! quante probabilità ci sono che trovi una filastrocca con esattamente quei 9 nomi? e poi, se tutto va bene, avranno pure dei nomi strani”
M: “no… a dire la verità ce n’è solo uno che si chiama Leo..”
I: “Vada per la filastrocca sui colori, per carità!”
Dunque, mentre me la spasso cercando filastrocche sui colori al telefono col moroso che decanta versi aulici tipo “Leo, te si proprio beo” e contemporaneamente mi boccia come orribili tutte le filstrocche che mi capitano sotto tiro di mouse, mi arriva un sms, prima sul numero italiano e poi sul numero svizzero.
Papà: “Abbisogniamo testo telegramma per sposi X e Y con cortese sollecitudine.”
Il moroso comincia a sganasciarsi e dimentica le sue velleità poetiche. Io stordita dai vari “rosso lampone, giallo limone, verde pisello e verde pastello” mi lancio alla ricerca di frasi da matrimonio. Ma dopo aver letto questa, decido che è giunta l’ora di andare a letto. Rileggendola adesso però mi assale un dubbio atroce: papà si lamenterà perché gli faccio spendere troppi soldi di telegramma??? Un bacio!
Che possiate vivere sempre uniti: come RAI 1 e RAI 2, come ITALIA 1 e CANALE 5.
Che il vostro amore possa aumentare sempre: come le tasse.
Che la passione non finisca mai: come gli sceneggiati televisivi.
Che i vostri baci siano innumerevoli: come gli emendamenti al governo.
Che i vostri nemici vengano cacciati fuori: come i fumatori.