tic tac.. tic tac… blik!!! – 191
Stanotte alle 4 in punto, ho aperto gli occhi.
Ok, mi scappa la pipì e la faccio.
Ok, ho la gola in fiamme e bevo.
Ok, ho caldo e mi scopro.
Ok, sono curiosa di vedere se mi ha scritto qualcuno durante la notte e guardo i cellulari.
Ok. Ora non resta che riprendere sonno.
Ecco appunto…. giusto un attimo e sprofonderò nel sonno beato di chi merita riposo dopo una settimana da urlo. Mmmm. perché non succede niente? Ah, no: ecco. Starnutisco. Ora non riesco più a respirare. Comincio la rieducazione cerebrale: puoi benissimo stare a letto anche senza soffiarti il naso… puoi… puoi… Niente da fare: vado a prendere il fazzoletto continuando a pensare che è naturale mi si crepi il naso a causa della secchezza dell’aria. Io vengo da Rovigo: sono il frutto di anni di selezione naturale. Le mie mucose non sopportano la secchezza: sono studiate per impedirmi di affogare al solo respirare l’aria umida di casa.
Bene. Ora si dorme. Mmmmm… mi giro. Alzo un braccio; mi volto verso la finestra, verso la porta, a pancia all’aria. Niente. Il sonno non arriva.
Basta. A mali estremi, estremi rimedi. Spingo la mia mente là, al di là del reale e mi concentro su una frequenza di hertz che probabilmente sento solo io. Un ronzio perfetto. Sembra proprio il rumore di un phon. E’ lontano lontano… E continuo, ipnotico, suadente. Morfeo arrivo… stamattina ovviamente la sveglia l’ho spenta e ho dormito un’ora in più!
Un bacio (anche a tutti quelli che leggendo il post, crederanno che sia esaurita e che il rumore del phon sia fastidioso)! Buon weekend!