i pro e i contro – 197
Confusa e stregata dai poteri oscuri dei test statistici di confronti tra medie e proporzioni, annebbiato il mio potere di giudizio e confidate tutte le mie speranze in una t di Student o un chi-quadro, stasera in doccia facevo due conti sui pro e i contro dello stare in Svizzera. perché lo so che non potete capire cosa significhi avere carta vetrata al posto di un naso e sentirsi il labbro superiore infarinato, perché la pelle è morta in profondità. Ma sta cosa mi fa sentire una faccia che non ho. Un disagio che mi porto addosso sempre, dentro e fuori casa. E sta cosa, sommata alla statistica, mi fa delirare.
I CONTRO DELLO STARE IN SVIZZERA:
- non mi sento più naso e bocca.. fra un po’ perderò la sensibilità di tutta la faccia;
- non c’è il bidet: lo voglio, disperatamente (soprattutto adesso che la sera vorrei mettere i piedi a bagno nell’acqua calda);
- si svegliano tutti troppo presto, sono troppo produttivi di mattina, mi sfiancano con queste partenze sprint e poi boccheggio per il resto della giornata.
I PRO DELLO STARE IN SVIZZERA:
- lo stipendio, ora e sempre. Non mi capiterà mai più di guadagnare così tanto in vita mia;
- se sono in ritardo, se sono l’ultima ad arrivare all’appuntamento, se sono addormentata di prima mattina.. sorrido bonariamente e dico che "sono italiana". Contro la genetica, io non ci posso fare niente;
- per farmi piacere, per farmi sentire a casa, per vantarsi delle poche parole di italiano che sanno dire, la gente mi saluta dicendo ciao bella. Ricevere complimenti del tutto ingiustificati è sempre una gran bella soddisfazione.
Ok, facendo due conti, regrediamo linearmente, approssimiamo, calcoliamo la p, consideriamo gli intervalli di confidenza, plottiamo, tracciamo, formuliamo l’acca-con-zero, mettiamo tutto nella tabella della significatività e.. ok, lampeggia solo un ordine: VA’ A LETTO E BASTA CAVOLATE PER OGGI! Mi rassegno: chiudo tutto e.. un bacio!