Archive for December, 2007

tzè…. tedeschi!!! – 222

Questa volta hanno davvero raggiunto livelli storici di svizzerosità….

Antefatto: ho comprato online l’ultimo libro di Harry Potter. Nonostante il sito sia rigorosamente scritto in tedesco, armata di vocabolorio e buona volontà riesco ad arrivare alla fine della transazione senza intoppi. Per il pagamento decido di usare dei punti-franchi che la mia banca mi regala perché faccio parte del club (non quello dei miliardari: quello dei giovani). Non riesco a capire come i punti (che mi spediscono a casa sotto forma di mini-assegni) possano arrivare a destinazione, ma ipotizzo che li scalino dal saldo. E calmo la mia coscienza ripetendomi che se hanno bisogno dei punti, saranno loro a farsi sentire.

Trama: oggi mi arriva una mail, rigorosamente in tedesco, che riguarda i punti, dal sito da cui ho comprato Harry. Non ho il vocabolario di tedesco in ufficio e, poichè è chiuso in appartamento e io non ci tornerò fino al 6 Gennaio, decido di scrivere una gentile mail di richiesta di chiarimenti. Ovviamente scrivo in Inglese. A chi di dovere, poichè non conosco molto bene il Tedesco vorrei sapere se ho interpretato correttamente il senso della vostra mail. Devo spedire 30 punti sotto forma di mini-assegni all’indirizzo che mi avete indicato? Cordiali saluti e buone feste, Chiara.

Climax: arriva la risposta (dopo meno di 10 minuti). Per brevità, la incollo. Sehr geehrte Frau Greggio, Danke für Ihre e-Mail. Bitte senden Sie die 30 Key Club Punkte an folgende Adresse: …….. Herzlichen Dank und freundliche Grüsse, Rahel N.

Epilogo: caro Rahel, ma che è? lo fai apposta?????? Ti dico cortesemente che non capisco una mazza di Tedesco e se puoi per favore confermarmi che ho capito bene cosa fare e tu, IN TEDESCO, mi scrivi sì, grazie, spedisca all’indirizzo tal dei tali???? Ma che… sei proprio crucco nel cervello??????

Happy end: svizzerosità a parte, carissimi lettori di Fairydawn, le vacanze si avvicinano veloci. Tra un’oretta parto per tornare in Patria. Ad accogliermi, nella cara terra natia, ci saranno pandori, torroni, alberi di Natale, presepi, chiarastella, regali (IL regalo del moroso), la pulcetta, la mia famiglia, i miei amici, il mio cagnetto peloso, le campane di Natale e per non farmi mancare nulla, una graziosa, selvaggia, imperdibile…. epidemia nera di meningite…. BUON NATALE E BUON ANNO NUOVO!!! Un bacio!

liberiamole! – 221

La nottata insonne di lunedì, la litigata con il moroso ieri notte, la serata in giro per negozi (ECCEZIONALMENTE aperti fino alle 22!) e l’interminabile seduta al criostato mi hanno lasciato addosso un profondo senso di costrizione. Una costrizione localizzata a metà busto, che a volte si acutizza in un vero e proprio dolore. Prima prurito, poi fitte vere e proprie. A poco serve trattenere il fiato, grattare, stiracchiarsi, petto in fuori, pancia in dentro.

Oggi, dopo l’ennesima miriade di puntiformi e stilliformi brividi di dolore, mi sono alzata con cipiglio militaresco e sono andata in bagno.

Dopo poco meno di 40 secondi, me ne sono uscita alleggerita nello spirito e nel morale con un senso di allegra leggerezza che mi faceva voglia di saltellare per il corridoio fischiettando. Non so se qualcuno abbia notato la differenza o abbia intravisto la spallina che spuntava dalla manica del maglione di lana spesso 3 dita.

Non mi importa. Ok, forse fra un po’ mi arriveranno direttamente fino all’ombelico. Ma in questi giorni il reggiseno non lo sopporto più!
Un bacio!

caro Babbo Natale… – 220

…ti prego, fai che arrivi presto Venerdì.

Ieri festa di Natale del piano (= di tutti quelli che lavorano al mio piano). Cena a base di crepes, salate e dolci. Non ci posso credere: i francesi mangiano la crepe con l’uovo all’occhio di bue dentro! Vive la France (e le uova, naturalmente)! Atmosfera rovente, per via delle macchinette multicrepes-party deposte sui tavoli, predisposte per cucinare 6 minicrepes alla volta. Temperatura esterna intorno ai -10. Ma qui non nevica perché l’aria è secca e ventosa (sì, il naso mi si sta staccando di nuovo…).

Nottata insonne. Sveglia fino alle 5 di stamattina, non si sa nè come nè perché. So solo che ogni volta che il sonno mi prendeva, sentivo un tuffo al cuore perché mi pareva di precipitare nel vuoto. Le ho provate tutte. Anche a dormire accartocciata sul divano che puzza da fumo. Anche ad ascoltare con l’ipod le tribune politiche. Niente. Mi ricordo tutte le discussioni, parola per parola, sulla sicurezza negli stadi. Alle 5 ho preso sonno; alle 7 gli operai che stanno rifacendo la strada sotto la mia camera da letto hanno cominciato a trapanare e io mi sono rigirata felice a dormire sull’altro lato.

In laboratorio, dopo l’esame, non c’è un (dico UN) esperimento che venga. Il comune denominatore è: non viene una mazza. Sento come una vocina che dice va’ in ferie (o in alternativa cambia mestiere). Non so più che pesci pigliare e domani devo (DEVO assolutamente, non come la scorsa settimana che ho deciso di cancellare la prenotazione) usare il criostato e fare un po’ di fettine di tessuto. Voglio finire presto. Ma so già che di sicuro mi congelerò le mani e porconerò silenziosamente ad ogni micro-fettina tagliata sperando che arrivi presto la fine.

Il moroso ha cominciato la litania ti ho comprato un regalo e io ho cominciato la molto più impenitente litania del che regalo mi hai preso? com’è? grande? piccolo? morbido? vivo? un gattino? un pelosino? E il moroso non vacilla. Io, al suo posto glielo avrei già detto. Io non riesco a fargli sorprese perché quando le faccio sono talmente felice che non resisto e devo dirgli tutto. Non a caso, i miei regali glieli ho fatti tutti alla luce del sole. E ce li ha già tutti. Ah, adesso che ci penso, mi ha regalato un paio di occhiali da sole da vip! Ma è il secondo regalo che mi sfugge e mi rode…

Ok, so che ce la posso fare. Ma, no.. adesso che ci penso, no… non ce la posso fare… O forse sì. O forse dipende. Vado a dormire, sempre che ci riesca. Ovviamente. E dire che stavolta al supermercato ho comprato la pepsi light e pure senza caffeina. Cos’è allora che mi tiene sveglia la notte??? Un bacio!

misteri polverosi – 219

Dopo un anno che sono qui e che faccio finta di fare le pulizie di casa, ancora non riesco a capire come mai la polvere svizzera sia rossa…. E quando dico rossa, intendo rossa scarlatta.

Per inciso, non ho neppure capito perché il rubinetto del secchiaio della cucina somigli così tanto ad un getto geyser. E perché qui starnutire sia la mia attività preferita (anche da sotto le coperte).

Son dubbi atroci, credetemi… Un bacio!

paniniiiiiii! – 218

Tenuto il mio primo sandwich seminar STOP
No, non è un incontro di gente che si siede a contemplare un sandwich, come mi ha chiesto la pulcetta STOP
Ho esposto il mio lavoro all’istituto STOP
Livello di stress percepito dalla voce pari a zero STOP
Livello di stress percepito dal movimento del puntatore laser pari a 100, considerato che ballava invece di fissarsi su un punto STOP
Livello di stress percepito al momento della deglutizione pari a 1000, considerato che ho provato a mandar giù e ho sentito spilli per tutta la trachea e… non avevo liquidi da deglutire STOP
Livello di stanchezza dopo quest’ennesima prova, pari a 10000: ora vado a letto STOP
Forse non dormirò, ma almeno Harry Potter mi terrà compagnia e allontanerà da me l’incubo di quel pancreas sorridente STOP

Un bacio STOP

dottor jekyll e… – 217

Il moroso è geloso della pulcetta, mio fratello.
Mentre era negli States, protestava perennemente perché tornavo a casa e passavo il mio weekend con la pulcetta. Protestava perché lo aiutavo a fare i compiti, perché ci mangiavamo la pizza, perché dormivamo nel lettone insieme. Protestava perché riversavo tutto il mio amore inespresso su mio fratello, viziandolo, coccolandolo, facendolo sentire il fratello più fortunato del mondo.

Ora che è tornato in Patria, il moroso traballa tra atteggiamenti ostili e atteggiamenti concilianti. Da un lato continua a farmi la predica perché vizio la pulcetta, perché lo aiuto coi compiti, perché gli procuro i giochi per la playstation. Dall’altra, grazie alle nuove fisse del fratellino adolescente (i manga e le carte da Magic), si è riscoperto giovane. Sabato pomeriggio li ho accompagnati in fumetteria, dove gli occhi brillavano ad entrambi e dove avrebbero passato l’intero pomeriggio. Per non far torto a nessuno, ho comprato fumetti per tutti e siamo andati a casa insieme felici. Poi, i due hanno passato la serata a giocare, mentre io vegetavo inerme sul divano guardando un film di Natale.

Stasera il moroso se ne esce con un ma cosa regaliamo a tuo fratello per Natale? Io, noncurante, gli ricordo che gli ho già regalato i manga che voleva e che quindi possiamo considerarci a posto. Lui non soddisfatto mi tarma, mi circuisce, mi mette in crisi. Dài, gli compro solo le carte che voleva tanto. Guarda, costano pochissimo su e-bay. Gliele faccio arrivare dall’America. Io, titubante, faccio la mia proposta ok, adesso è tardi, ma domani sera lo chiamo e gli chiedo se è d’accordo e quali vorrebbe. Ma il moroso non si arrende e insiste Senti, non dirglielo: gliene ordino un poche e gli faccio una sorpresa. Te lo immagini quanto sarà felice?

Dopo mezz’ora, il moroso soddisfatto mi richiama: ho comprato tutto. 9 bellissime carte per tuo fratello, così guadagno la sua fiducia e gli starò addirittura più simpatico del marito di tua sorella……
ah, poi ho preso anche altre 7 carte per me, così la prossima volta che giochiamo, lo  D I S I N T E G R O!

Non c’è niente da fare. Il moroso si lancia anche in imprese buone e nobili, ma contro il suo lato oscuro c’è poco da fare… Un bacio!

la tata – 216

Cosa non bisogna fare per essere tate in Svizzera….

Se si viene pagate per fare la babysitter, è necessario avere un’autorizzazione. Prendere contatto con la responsabile della struttura di coordinamento del babysitteraggio del vostro comune (o con il Servizio di protezione dell’infanzia se il comune non dispone ancora della suddetta struttura).
L’autorizzazione verrà concessa a patto che: 1. abbiate più di 20 anni, abbiate esperienza, siate in buona salute e possediate un regolare permesso di soggiorno; 2. il vostro alloggio, il vostro giardino, il balcone siano a norma di sicurezza in funzione dell’età del bambino di cui vi occuperete; 3. vi impegniate a rispettare il ritmo di riposo del bambino, a non fumare in sua presenza, a preparargli pasti equilibrati e a offrirgli il più regolarmente possibile delle uscite all’aria aperta.
Riceverete, giusto per cominciare, una autorizzazione di 18 mesi. Durante questo periodo, dovrete ugualmente seguire un corso di introduzione all’attività di babysitteraggio necessario per il conseguimento di un’autorizzazione definitiva.

Non fatevi prendere dal panico. L’autorizzazione non sarà necessaria se il babysitteraggio viene svolto: 1. a titolo gratuito; 2. per un membro della vostra famiglia (ad es. di un nipote); 3. per meno di una volta a settimana o per un periodo inferiore ai 3 mesi.

Ora che siete tutti molto più tranquilli a riguardo, posso augurarvi la buona notte. Credo che la prossima norma che aggiungeranno sia saper cantare le canzoni tradizionali svizzere…. Un bacio!

labirinti – 215

Nonostante sia un anno che vivo qui, sono ancora ben lontana dal sentirmi a casa mia. Chi mi conosce sa che ho vissuto per mesi in apnea, lavorando qui e tornando a prendere aria a casa, fra muri, cose, persone conosciuti.

La situazione è un po’ migliorata negli ultimi tempi. Complice il fatto che il moroso è in Italia e sento che come coppia siamo un po’ meno in balia dei venti e dei fusi orari.

Stasera tornavo verso il lab guidando la macchina di un collega. Osservando Losanna in tutta la sua pittoresca collocazione, ho finalmente provato la sensazione di essere fortunata. Ho sentito una punta di compiaciuta ammirazione per la “mia” città.

Poi, quando mi sono persa per ben due volte lunga la via di casa, finendo prima in autostrada verso Ginevra e poi persa in mezzo al bosco, ho capito che ho ancora bisogno di tempo… 🙂 Un bacio!

pets – 214

Da sempre i miei gatti sono afflitti da una particolare calamità che sembra abbattersi su di loro in modo imprevisto, sempre mutevole, ma indubbiamente drammatico. I miei gatti muoiono sempre troppo giovani. Questo si somma ad una strutturale ridotta stazza, che penso sia in parte dovuta alle cure di Curio, il mio 4 zampe, peloso, canide.

I miei poveri gatti muoiono. Forse perché sono sempre maschi. E si sa che questo fornisce una naturale propensione alla stupidità. Forse perché in quanto maschi non possono sottrarsi alla pulsione primordiale che li manda a caccia di femmine… E le macchine sono impietose.

Beh, due estati fa ha fatto il suo ingresso a casa mia un bel gattino bianco e rosso. Me lo sono fatto portare di nascosto dal moroso. E poi ho convinto i miei che era arrivato da solo a casa mia… un povero gattino abbandonato. L’ho tanto, ma proprio tanto, voluto. Poichè si era in clima Mondiali, mio fratello ha battezzato quello scriccioletto di gatto Toni. E io non mi sono opposta, perché, diciamocelo, Luca Toni è anche un bel figliolo.

Insomma, a parte il primo periodo di incomprensioni con Curio, Toni si è inserito in fretta nella famiglia. E perfino mio papà ne ha imparato il nome e ha cominciato ad apprezzarne lo spirito indomito nella caccia alle arvicole di campo.

Quando sono tornata a casa 15 giorni fa, Toni non era appollaiato sulla schiena di Curio. Questo mi ha subito messo in allarme. La sera i due sono sempre stati inseparabili: non amano la cuccia, ma si scaldano col calore delle loro rispettive pellicce. Ho capito che era successo l’irreparabile quando, entrata trafelata in casa, ho chiesto a mia mamma dov’è Toni??? Lei mi ha squadrato dal basso in alto, con sguardo smarrito e mi ha risposto Toni chi??? Non lo vedeva da così tanto tempo che si era perfino dimenticata di chi stessi parlando…

Questo post lo dedico al mio gattino bianco e rosso. Se esiste un paradiso dei gatti, sicuramente sarà felice insieme a Cipolla, Liuk, Platini, Lucifero, Nuvola, Leo, Arlecchino, ilGattoRossoBastardo, … Un bacio!

ricomincio da capo – 213

1. Ieri sera ho cercato di togliermi il laccio dai capelli. Non c’è stato verso. Una ciocca mi si è arrotolata attorno all’elastico e non sono riuscita a togliere quel bel fiorellino rosso di lana dal mio cespo di insalata. Ho dormito con sta cosa sotto la testa e stamattina non si voleva assolutamente togliere. Risultato? Un bel colpo di forbice e via un ciuffo di capelli. Ovviamente nessuno ha notato la differenza. A volte avere un cespo di insalata in testa ha i suoi vantaggi…
2. Sto cercando di preparare il seminario che terrò mercoledì prossimo all’Istituto. Arriva una ragazza mai vista prima Vuoi scambiare il giorno del seminario con il mio? Sarebbe il 9 Gennaio. All’idea di rimandare questo incubo di seminario, il cuore mi fa un tuffo nel petto e mi sento pervasa da un senso di allegra leggerezza. A dire il vero vorrei che mi rispondessi di No, continua la ragazza del 9 Gennaio. Sono obbligata a chiederti di scambiare, ma vorrei davvero che mi dicessi di no e ti inventassi una scusa plausibile per dirmi di no. Ad esempio, potresti aver già preparato la presentazione per la prossima settimana, oppure preferire di finire tutto prima di Natale, oppure ipotizzare di essere ancora a casa a Gennaio. Svanita nella classica bolla di sapone la mia speranza di scambiare giorno, ho risposto ok, credo che la mia presentazione sia già a buon punto e davvero, mi dispiace tanto, ma vorrei davvero fare la presentazione il 12…. Va bene così? La ragazza del 9 Gennaio mi sorride e se ne va allegra e felice.
3. Visto che il 12, mercoledì prossimo, ci sarà il mio super-seminario, devo ahimè veramente occuparmi della mia presentazione. Cerco una stupidissima, banale, immagine di pancreas da mettere come slide introduttiva. Cerco tra le slide che ho già, tra le immagini delle review. Una è troppo piccola, una troppo brutta, una troppo dettagliata, una troppo banale. Dopo aver spulciato un po’ Google mi sono rassegnata. Non c’è niente da fare. Pancreas e Google sono infestati dall’immagine del povero Pavarotti. E io sono ancora senza la mia introduzione sul pancreas… Ok, domani ricomincio da capo.

Un bacio! ps. et voilà un pancreas abbracciato stretto stretto ad un duodeno.