umori primaverili – 245
Sto lentamente uscendo dal torpore invernale e comincio ad avere dei guizzi inaspettati di vitalità. La vita in lab mi annoia a morte perché in questi giorni, conto solo cellule. Gli esperimenti sono un continuo fallimento. La sola novità è che in mezzo al disastro diffuso, riesco finalmente a vedere una trama razionale. E non c’è niente di peggio per uno scienziato che annusare del raziocinio nel comportamento insensato del mondo biologico perché da quel momento in poi, farà di tutto per confermare la sua teoria. Così, mi aspettano mesi intensi di esperimenti in tutto e per tutto fallimentari come questi, ma volti a dimostrare la mia nuova ipotesi. Chi vivrà, vedrà.
Fra poco uscirò dall’ufficio e mi dirigerò verso la festa di selezione dei nuovi PhD… qualche mese fa (argh, sono già passati 17 mesi!) ero anche io da quella parte della barricata. E adesso, devo andare là a consolare, incoraggiare e spronare poveri ragazzetti che vorrebbero emularmi e sacrificarsi sull’altare della scienza. Tzè, io gli dico di scappare a gambe levate, altro che!
Le salamandre continuano a depositare uova peggio del coniglietto pasquale. Ho trovato il cadavere dell’ottava salamandra che era evidentemente riuscita a scappare dall’acquario. Ho scoperto che poco lontano da qui, c’è stata un’invasione di cicogne.
Di sei donne in età fertile del mio gruppo, tre sono in dolce attesa. Se continua così, fra sei mesi in lab ci saremo solo io e gli uomini… Un bacio!