Archive for April 7th, 2008

infinitamente piccolo, infinitamente grande – 261

Il moroso c’è riuscito. Mi ha portato nella tana del lupo. In un capannone freddo, in un pomeriggio uggioso, nella campagna più desolata.

Il fido becker ci ha portati fin là, mentre io dubitavo di trovare tracce di civiltà. E, dopo una serie di curve, campi, dossi, un passaggio di dogana… beh, siamo arrivati ad uno dei punti di accesso al Cern. La giornata porte aperte ha ovviamente suscitato l’interesse del’intera popolazione, nella migliore delle tradizioni di partecipazione della collettività al bene comune. Famiglie, nonni, bimbi, vecchi, single, coppie… tutti riuniti per vedere con i propri occhi il nuovo prodigio della tecnica e della scienza. 12500 tonnellate di tecnologia d’avanguardia per trovare l’infinitamente piccolo e sfuggente, la base di tutta la fisica moderna. Se non lo dovessimo trovare, molti dei Nobel (per non dire tutti) per la fisica degli ultimi anni dovrebbero essere restituiti. Così ci ha detto l’americana bionda, codine da cavallo, gonna jeans, stivali da amazzone, felpa della Cornell. Abbiamo visto il mostro che dovrebbe captare il bosone di Higgs e chissà, magari sviluppare pure un piccolo buco nero che potrebbe inghiottire la Terra.

Abbiamo aspettato di poter scendere nalla caverna del rilevatore dalle 14.30 alle 18.30. Un pomeriggio passato nel capannone più anonimo e funzionale che abbia mai visto, circondati da fisici e ingegneri, per lo più galvanizzati da tutto il calore umano che li circondava. Altro che i -270 gradi a cui lavorano le loro macchine.

Armati di caschetto e rigorosamente senza tacchi, ci siamo avventurati nel mezzo del prodigio della tecnica. Il moroso, a dispetto dei suoi fallimentari e ripetuti tentativi di passare Fisica I e II, si è esaltato come un bambino davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli. Per celebrare la giornata, abbiamo acquistato un portachiavi contenente un pezzo certificato di cavo superconduttore e delle carte da gioco inglesi e francesi con tutto l’occorrente per ricordare in eterno le meraviglie del CMS. E, ovviamente, non ci siamo fatti mancare delle meravigliose fibre ottiche gialle. 6. SEI ne abbiamo sottratto alle manine avide dei bimbetti che facevano a botte per strapparle dalle mani del fisico Only english, sorry.

Ora il superconduttore fa la guardia alle chiavi di casa del moroso. Ora so che il super-rilevatore di particelle è un mostro colorato e di bell’aspetto. Ora il povero bosone è nei guai perché forse lo scopriranno. Ora i nobel degli illustri luminari tremano sul caminetto perché potrebbero tornare in Svezia. Ora, tra i miei incubi notturni, ci posso aggiungere il dispettoso buco nero. Un bacio!