del più e del meno – 262
Ha nevicato, diluviato, fatto sole e adesso ci sono tuoni e fulmini.
Oggi ho fatto l’ennesimo labmeeting. Due in meno di un mese e mezzo. Considerato che faccio un esperimento al mese… capite bene, che oggi ho dovuto lavorare di fantasia.
A dire la verità, i miei esperimenti occupano generalmente qualcosa come 15-20 Gb di memoria. Per porre fine al tormento da disco pieno, mi sono decisa a comprare il mio meraviglioso tablet con 250 Gb di disco rigido (o disco duro, come lo chiamano i francesi…) Se avessi voluto stendere i miei colleghi, avrei potuto sparargli 200 filmati di un minuto e 700 foto di almeno 4000 cellule. Chissà, magari loro avrebbero saputo capirci qualcosa…
Giusto per tenervi aggiornati, sappiate che le mie cellulette malefiche hanno improvvisamente deciso di diventare verdi. Che sia autofluorescenza o la fantomatica GFP cui corro dietro da secoli, non è dato sapere. Io sono convinta di dar loro tanto amore (oltre che tante ore di lavoro, weekend compresi). Quindi, so che un giorno o l’altro verrò ricompensata. Che so, magari un giorno invece di cellule pancreatiche morenti mi ritroverò un pancreas bello e fatto!
Oggi sono andata dal tecnico informatico che mi ha installato un po’ di programmi utili sul nuovo computer. Mi ha chiesto perché ho preso un tablet: mi ha guardato negli occhi un istante e mi ha detto malizioso così, perché è fighetto? Eccola là… beccata subito come una debuttante al primo ballo.
Il mio piccirillo è carino, leggerissimo, con una batteria che dura più di qualche secondo. Riconosce il disco rigido esterno del moroso. E ha un touch screen… Per il momento, la cosa che odio di più di questo nuovo gingillo è Vista. Odio odio odio. Peccato che non possa passare a Xp senza rinunciare a tutta una serie di driver per le funzionalità più avanzate del piccirillo. Office 2007 l’ho fatto volare dalla finestra perché mi ha innervosito dal primo giorno che l’ho visto. Su un computer di uno studente. Che ha riavviato il pc tre volte nel tentativo di fare un grafico con excel.
Questa mia avversione per le nuove versioni di software e sistemi operativi è forse un indizio del mio invecchiamento mentale? Beh, stasera sono stata un quarto d’ora su Skype a scrivere con chi credevo essere mio fratello. E solo dopo vari indizi, ho accettato l’idea che a scrivere fosse mio papà. Non ho capito subito che era lui perché ritenevo impossibile che sapesse mettere le faccette. Ebbene, lui ha messo le faccette. La risata, la linguaccia, la stellina, la manina che saluta… I tempi corrono veloci. Che cavolo, ho come l’impressione di essere l’unica a rimanere indietro!!!! Un bacio!