lui dice a lei… – 270
Ci sono cose che il moroso si ostina a voler cambiare di me.
Il moroso docet….
1. chiudi il rubinetto dell’acqua, mentre ti lavi i denti. (vorrai mica che mi soffochi con tutta quella schiuma di dentifricio che mi intasa la bocca! ‘ascia’o ape‘to che mi scia”uo… coff coff)
2. spegni il sistema antiappannamento del lunotto posteriore della macchina. E non importa se c’è condensa e non si vede una mazza. Sempre meglio che rischiare di farlo funzionare a secco… che poi, le righette si bruciano (tzè, sai cosa ti cambia se le righe si bruciano??? non le accendi mai!!!)
3. basta guardare la post@… ecco, adesso cominci col cellulare? chi sarà mai? l’amante? (povera me… io sono addicted, c’è poco da fare! regalami un gatto!)
4. oh, dai…. vieni qui un attimo…. guarda il gambero… guarda come è azzurro… guarda come è cresciuto… guarda come mangia… guarda come si pulisce… oh, peccato! non hai visto come è atterrato sul dorso… (ma lo vuoi capire che sua immensità mostruosità io non lo voglio vedere????)
5. no, io non te lo presto il mio fazzoletto di stoffa. potevi portartelo dietro tu… e poi tu non sai soffiarti il naso bene e lo bagni tutto (e io mi smoccolo ed è tutta colpa tua che mi hai attaccato l’allergia….)
6. bevi un altro bicchiere d’acqua e un altro ancora…. magari anche questo, ok? (no basta, dopo sono io quella che non dorme la notte per andare in bagno… ti prego… ti prego…)
7. vuoi un po’ di moretto? (tzè, e poi sono io quella che ha avuto un’infanzia difficile… parliamo di te, che hai scoperto i moretti alla veneranda età di 28 anni e adesso non può passare giorno senza che ne mangi uno…)
8. adesso basta con quel phon. I capelli sono asciutti. E, no! Non vengo a spegnerlo io. O lo spegni o il latte si fredda e sono cavoli tuoi (no, ti prego.. vieni qui e spegnilo tu… io non ce la posso fare… ti prego… lo sai che il phon mi ipnotizza..)
9. ma spolvera quel computer: possibile che tutti i tuoi computer siano impolverati? e libera il desktop: c’è troppo casino. e fai il backup dei dati, che poi te ne penti (tesoro, grazie che ti lamenti del desktop e non mi chiedi di liberare la cassettiera dal mucchio di maglioni che si impolverano!)
Considerato il numero delle volte che ho sentito ripetere queste frasi (da lui e da me), mi domando se è il moroso che è una tarma o io che sono inguaribile… Un bacio!