gestione dello stress – 337
Io: eh, lo so dottore. Sono ingrassata. Lo so che non fa bene al mio cuore. Sono stata una stupida. Mi sono lasciata andare. Ho perso il controllo. Ho lasciato che tutto andasse a rotoli.
Dottore: Signorina, il fatto che lei sia ingrassata mi dice solo che lei conduce una vita immonda. Immonda, non è vero? Che durante il giorno non ha il tempo di sedersi e mangiare. Che prende le prime cose che trova, possibilmente le più caloriche che esistano, che le sembrano addolcire la sua vita, che altrimenti le parrebbe insensata. Che la sera torna a casa e non ha più forze da dedicare a se stessa, perché tutta la sua energia si è esaurita al lavoro. Che le pare un suicidio chiedere al suo corpo di concludere la giornata dentro una palestra, quando l’unica cosa che vorrebbe è un letto. Che ci sono pochi piaceri nella sua giornata e lei decide di concedersi almeno qualche sfizio, almeno qualche immediata dolcezza. Signorina, non si deve scusare per quello che è, per quello che fa. Forse qualcuno dovrebbe scusarsi con lei. Allora, chi è il colpevole?
Io: Beh… il colpevole?…. i colpevoli, forse… Ecco: i colpevoli sono i miei topi. Senza dubbio.
E giusto perché sono piuttosto acida in questi giorni, ci aggiungerei anche metà dei miei colleghi di lab. E pure il capo. Per fortuna che c’è il moroso… 🙂 Un bacio!