yoga – 369
Stanca di passare le serate a contemplare il moroso che gioca a Dofus o a stirare o a pensare al lavoro; stanca di essere accartocciata su me stessa, con le spalle cascanti e un abbozzo di gobba leopardiana; stanca di stare al telefono a fare i compiti della pulcetta fino ad ore assurde e a tentare di educare le due belve da salotto (Capriccio & Pasticcio)… stanca di tutto questo, esattamente una settimana fa, ho deciso di riprendere la Wii e di dedicarmi anima e corpo alla pratica dello Yoga.
Dopo una settimana, sul taccuino annoto quanto segue:
1. le belve da salotto sono più selvatiche che mai e per la gioia del moroso hanno preso la bella abitudine di bere direttamente dal suo bicchiere;
2. la pulcetta mi telefona per fare i compiti ad orari più umani, ma poi mi tiene lì, appesa alla cornetta, per ore e ore, facendo di tutto per boicottare il mio esercizio fisico arrivando addirittura a ventilare l’ipotesi succulenta di raccontarmi delle sue fantomatiche morose;
3. il mucchio dei vestiti da stirare è deprimentemente alto e non accenna a diminuire. In compenso, si impolvera e le belve ne portano in giro pezzi per la casa;
5. il moroso non salta più sulla sedia quando mi metto a fare la candela. Non mi supplica più di tornare con le gambe per terra; non mi domanda più angosciato se mi sono rotta la schiena; non mi chiede più terrorizzato se il crack che ha sentito l’ho prodotto io o i vicini svizzeri, piantando un chiodo sul muro. Dopo una settimana di Yoga, il moroso gioca pacifico a Dofus e si dimentica di dirmi che l’allenatrice virtuale della Wii non solo ha finito la candela, ma ha anche chiuso la palestra ed è andata a bersi l’aperitivo, mentre io sono ancora là, con le gambe per aria e il fiato corto.
Tutto sommato, un buon inizio, direi.