un mese dopo
– Maritozzo, … oh, tesoro…. hai visto?
– Cosa? … mmm, le gatte? … no, la tv? …. ecco, il computer? Cosa fai con le mani? ti sei fatta male? due mani piene? evviva? bau-tete? schiaffi? … dieci? dieci cosa?
– Maritozzo… è un mese…. certo, che sei proprio tordo…
Ho vissuto i mesi prima del matrimonio in un’eccitazione di cose-da-fare. Ho tenuto a distanza lo stress; ho scherzato sul fatto che non ero il genere di sposina da tirarsi per i capelli con un’altra per il vestito-il ristorante-le scarpe; ho ridimensionato le ansie di tutti, perfino quelle del fu-moroso; ho convinto tutti che era un matrimonio e non la fine del mondo. Ho razionalizzato, organizzato, fatto. Ho compilato liste dettagliate di cose da fare e ho, pian piano, spuntato tutti i punti, uno dopo l’altro, senza lasciare spazio al coinvolgimento sentimentale. Ho razionalmente affrontato l’irrazionale; l’ho fronteggiato credendo di avergli tenuto testa, di avere vinto.
Sul subito, non volevo neanche vedere le foto del matrimonio: guarda qui… sembro rincretinita… qui l’abito mi stava storto… qui ho un occhio semi-chiuso… qui ho i capelli tutti scompigliati… qui sembro una balena.
Il declino è cominciato dopo, a poco a poco. Toh, qui ti guardo con occhi pieni d’amore. Qui ci teniamo per mano dolcemente. Qui ci sono le mie amiche più care. Qui c’è la pulcetta arruffata con mia sorella. Qui sembro quasi bella. Qui ci sono i miei genitori, e qui i tuoi.
Poi, la situazione è degenerata. No, niente… non sto facendo niente maritozzo… guardo solo un forum… no, nessun forum strano: è un forum di matrimonio… ma sì, lo so che ci siamo già sposati. Sto guardando le spose… leggo… vedo le loro foto e poi guardo le nostre. E no.. non mi commuovo. Guardo solo…
Maritozzo, no… ecco… cosa ti aspettavi da una che in un giorno di lavoro, invece di concentrarsi sulle cellule verdi che muoiono…. si è messa a fare un ticker che segni quanti giorni son passati dal matrimonio? ti aspettavi forse che mi dimenticassi del nostro mesiversario??? povero illuso…