l’uso dell’ombrello – 311
Pioveva. Pioveva tanto. Pioveva da tutta la mattina.
Io, il moroso e Priscilla (la studentessa), come da accordi, ci accingiamo ad andare in mensa per il pranzo. Prima di uscire, ognuno torna al suo ufficio per prendere l’occorrente. Priscilla, aspettami qui che vado a prendere l’ombrello.
Ci troviamo alla porta di ingresso. Ma… avete due ombrelli… cosa ve ne fate di due ombrelli? Priscilla ci guarda interrogativa. Il moroso fa spallucce e replica beh, piove. Siamo in due e nessuno dei due vuole bagnarsi. Priscilla scoppia a ridere io e i miei amici prendiamo un solo ombrello per 3-4 persone. E poi… semplicemente corriamo.
Vorrei risponderle che io non corro più da quando mi sono spaccata il ginocchio sull’asfalto cercando di prendere un autobus, che poi ho comunque perso. Invece, Priscilla continua sorridente non vedo cosa ci sia da preoccuparsi: in fondo è solo acqua. Non è tanto diverso dal farsi una doccia, no?
Non so perché, ma la tradizione dell’ombrello, lungi dall’essere British, sembra essere prerogativa italiana…
Un bacio!
Scusami, ma a leggere le motivazioni di Priscilla per farsi la doccia in mezzo alla strada, mi viene da dire @#]“\+||%&/< !!!!
di a priscilla di andare a..lavarsi da sola che tu alla tua acconciatura ci tieni!
Ma questa Priscilla……………….. com’è????????????????????
@sottiletta: certo che ci tengo alla mia acconciatura. Non vorrai mica che il cespo di insalata mi si accresca sotto la spinta dell’acqua piovana..