caro Babbo Natale… – 220

…ti prego, fai che arrivi presto Venerdì.

Ieri festa di Natale del piano (= di tutti quelli che lavorano al mio piano). Cena a base di crepes, salate e dolci. Non ci posso credere: i francesi mangiano la crepe con l’uovo all’occhio di bue dentro! Vive la France (e le uova, naturalmente)! Atmosfera rovente, per via delle macchinette multicrepes-party deposte sui tavoli, predisposte per cucinare 6 minicrepes alla volta. Temperatura esterna intorno ai -10. Ma qui non nevica perché l’aria è secca e ventosa (sì, il naso mi si sta staccando di nuovo…).

Nottata insonne. Sveglia fino alle 5 di stamattina, non si sa nè come nè perché. So solo che ogni volta che il sonno mi prendeva, sentivo un tuffo al cuore perché mi pareva di precipitare nel vuoto. Le ho provate tutte. Anche a dormire accartocciata sul divano che puzza da fumo. Anche ad ascoltare con l’ipod le tribune politiche. Niente. Mi ricordo tutte le discussioni, parola per parola, sulla sicurezza negli stadi. Alle 5 ho preso sonno; alle 7 gli operai che stanno rifacendo la strada sotto la mia camera da letto hanno cominciato a trapanare e io mi sono rigirata felice a dormire sull’altro lato.

In laboratorio, dopo l’esame, non c’è un (dico UN) esperimento che venga. Il comune denominatore è: non viene una mazza. Sento come una vocina che dice va’ in ferie (o in alternativa cambia mestiere). Non so più che pesci pigliare e domani devo (DEVO assolutamente, non come la scorsa settimana che ho deciso di cancellare la prenotazione) usare il criostato e fare un po’ di fettine di tessuto. Voglio finire presto. Ma so già che di sicuro mi congelerò le mani e porconerò silenziosamente ad ogni micro-fettina tagliata sperando che arrivi presto la fine.

Il moroso ha cominciato la litania ti ho comprato un regalo e io ho cominciato la molto più impenitente litania del che regalo mi hai preso? com’è? grande? piccolo? morbido? vivo? un gattino? un pelosino? E il moroso non vacilla. Io, al suo posto glielo avrei già detto. Io non riesco a fargli sorprese perché quando le faccio sono talmente felice che non resisto e devo dirgli tutto. Non a caso, i miei regali glieli ho fatti tutti alla luce del sole. E ce li ha già tutti. Ah, adesso che ci penso, mi ha regalato un paio di occhiali da sole da vip! Ma è il secondo regalo che mi sfugge e mi rode…

Ok, so che ce la posso fare. Ma, no.. adesso che ci penso, no… non ce la posso fare… O forse sì. O forse dipende. Vado a dormire, sempre che ci riesca. Ovviamente. E dire che stavolta al supermercato ho comprato la pepsi light e pure senza caffeina. Cos’è allora che mi tiene sveglia la notte??? Un bacio!

75 Responses to “caro Babbo Natale… – 220”

  1. Giorgio D. says:

    Perbacco, il problema dell’insonnia è davvero grave (poi alla tua età mi sembra un po’ troppo presto per non riuscire a dormire la notte…)
    Ma non ti stanchi abbastanza al lavoro in università???

    A proposito degli esperimenti: chi lo dice che DEVONO venire e dare sempre i risultati che ci si aspetta???
    Se così fosse, infatti, non ci sarebbe bisogno di farli… sarebbe il trionfo della teoria e del determinismo sull’infinita complessità del mondo reale.

    Ciao 🙂

  2. sottiletta says:

    ovviamente l’ansia di non sapere cosa ti ha regalato il moroso! e come faresti a dormire con un pensiero tale in testa??? fai della violenza psicologica, fallo confessare…poi corri a spifferarmi tutto che sono curiosa!!!

  3. il moroso says:

    @sottiletta: bwuaaaahhh ah ah ah ah!!! Non cederò maiiii!!!

  4. Chiara says:

    @Giorgio: non è che gli esperimenti non vengono come dico io… Non vengono proprio per niente! E poi, VIVA IL TRIONFO DEL DETERMINISMO!!! ABBASSO HEISENBERG!!! @il moroso: grrrrrrrr… almeno smettila di dirmi che mi hai preso un regalo!!!