i miei capelli – 204

Ieri, dopo una settimana in cui si erano perdute sue notizie e proprio quando mi stavo apprestando a ricorrere a misure di emergenza, il pettine è ricomparso. So che può essere difficile per voi immaginare come sia possibile perdere un pettine in un appartamento di 2 stanze + cucina e bagno, ma io c’ero riuscita. Se poi considerate che ero certa fosse in soggiorno, capite in che stato di degrado versi casa mia negli ultimi tempi.

Scusate, sto divagando. Orbene, ieri ho ritrovato il pettine e ho potuto finalmente pettinare il cespo di insalata che ho in testa. Non vi preoccupate: nessuno si era accorto che il groviglio che ho sfoggiato per una settimana non era intenzionale. I miei capelli non si adeguano supinamente a nessuna acconciatura e il più delle volte, cercando di essere ricci, ma non essendolo completamente, si arruffano. Ma sono bella lo stesso…

Scusate, sto divagando di nuovo. Ieri ho ritrovato il pettine, ho domato le chiome ribelli e sono uscita di casa con dei capelli che sembravano un po’ più civili del solito. Ieri sera, uscendo dal lab alle 20.24 non ho considerato che:
1. l’autobus era appena passato e il successivo sarebbe arrivato dopo 20 minuti;
2. fuori era buio (certo, il sole era tramontato da un po’), ma una tempesta di neve si stava abbattendo sulla città;
3. non era saggio avventurarsi alla ricerca della fermata successiva così almeno non sto 20 minuti sotto una pensilina ad aspettare perché la fermata successiva è stata demolita e non c’è più la pensilina;
4. raggiungere la fermata ancora dopo significava essere ormai a 5 minuti da casa e quindi vabbe’, a ‘sto punto cammino direttamente fino a là.

Ieri sera la sottoscritta, sfidando una tempesta, sferzata dal vento e aggredita da neve ghiacciata da ogni dove, era l’unico essere vivente che si aggirava per i marciapiedi di Losanna. Il bavero del cappotto non stava su, non sapevo dove mettere le mani per non perderle definitivamente, mi sono infilata le cuffie dell’i-pod solo per tappare i buchi delle orecchie. Tutto questo mentre i capelli si liberavano in danze selvagge accompagnati dalla neve.

Ieri sera (tempo 12 ore dal miracolo mattutino) i miei capelli erano tornati alla loro primordiale condizione di cespo di insalata. Ahimè… Un bacio!

559 Responses to “i miei capelli – 204”

  1. sottiletta0 says:

    che fastidio quando pioggia/umidità rendono i capelli una medusa..e poi ti guardi attorno e magari scopri che le altre hanno ancora la piega perfetta…ma come cazzo fanno? girano col domopak in testa porchimmondo?

  2. Giorgio D. says:

    “Ma sono bella lo stesso…”
    “i miei capelli erano tornati alla loro primordiale condizione di cespo di insalata”

    Mi fai morire!!!!
    Sto ridendo come un pazzo!!!
    🙂

    A proposito di chi è il quadro sotto al post…mmmh…interessante (quello di 2 post fa era di Klimt, ma questo qui???)

    Ciao

  3. Chiara says:

    @sottiletta: ma lo sai che se io mi mettessi il domopack in testa, come minimo mi troverei i capelli a criniera di leone per colpa dell’effetto elettrostatico??? Mi servirebbe la colla vinilica probabilmente! L’acquerello l’ho trovato bighellonando sul web e non ho la più pallida idea di chi sia. Se lo ritrovo, ti avviso!

  4. Giorgio D. says:

    Questa è la mia risposta:

    ihihihihihiihihihihiihihihihihiihihihihihihihi

    🙂

    Ciao 🙂

  5. Giorgio D. says:

    Devo fare due piccole precisazioni.

    1) Mi fa ridere immaginarti con una zolla dell’orto di mia zia in testa (zolla ovviamente piantata a lattuga).

    2) La risatina del messaggio precedente va intesa fatta con la “vocina della Particella di Sodio” (quella che dice “C’è nesciunooooo????).
    L’imitazione di quella vocetta stridula, tra l’altro, mi viene benissimo e la faccio almeno 3 o 4 volte al giorno…….

    Ciao 🙂

  6. Chiara says:

    @Giorgio: tu fai la particella di sodio??? e ridi di me solo perché ho una zolla di lattuga in testa??? Toglimi una curiosità: in che contesto fai ihihihhihihihihihihihihihihih 3-4 volte al giorno? Al lavoro davanti al tuo superMac???

  7. Giorgio D. says:

    A casa.
    In realtà faccio l’imitazione di una mia parente acquisita (la suocera di una mia cugina), che è una piattola, una rompiscatole, insomma una gran rompicogl-BIIIP!!!
    E che parla come la Particella di Sodio…

    P.S. Il Mac è a casa….entro un mese ne prendo un’altro, un portatile!!!!

    Ciao 🙂