ohmygosh – 184
Sabato sono andata a Basilea con mia sorella e il marito. Ribadisco che è una bella città. Ribadisco che a Losanna piove più che in tutto il resto della Svizzera.
Per una serie di fortunate (sfortunate) coincidenze, siamo finiti nella cattedrale (il Muenster) poco prima dell’inizio dei salmi. Devo confessare che sto in Svizzera da un anno, ma non ho ancora capito esattamente a quale culto religioso siano dedicate le chiese svizzere. Quindi, so solo che la Chiesa in cui siamo entrati non era cattolica. Non so se esista il segno di croce, non so se farlo sia considerato eretico.
Bene, la funzione consisteva nella lettura di brani religiosi, nella predica del pastore, nell’accompagnamento musicale di un violoncello e di un organetto/ organo.
Il cognato (è uomo e questo sappiamo tutte che è un limite!) è entrato in chiesa con la guida "SVIZZERA" sotto il braccio, giusto perché era proibito l’ingresso ai turisti. Poi si è messo a fare le foto… No comment. I fedeli (e non erano pochi) erano tutti muniti di foglietti coi testi dei salmi e con la trascrizione della musica. I fedeli cantavano senza che nessuno li dirigesse o li guidasse al microfono. Il pastore parlava. E io conosco poco il tedesco e meno che meno lo svizzero-tedesco. Posso solo dire che ci sono state delle parole che si sono ripetute innumerevoli volte: Todt (morte), Krankenheit (malattia), Angst (paura), Krieg (guerra), terrostisches… mafia… Sentendo quest’enciclica di terrore ho capito perché ci sono così tanti ragazzi dark in giro per la città.
Non appena la funzione è finita, io e la sorella siamo andate senza indugio verso la porta. Il cognato, ignaro, si è incamminato caracollando con la sua flemma verso l’uscita. Ma… ecco che si è materializzato il pastore! perché qui è uso che i ministri religiosi attendano i fedeli alla porta per dare un saluto. I due si dirigono (uno consapevolmente, l’altro con il naso per aria) l’uno verso l’altro. Ad un passo dalla mano tesa del ministro, il cognato realizza che il pastore vuole proprio salutare lui… A quel punto, in modo del tutto sgraziato e maldestro, si blocca e gira le spalle al pastore. Quindi si dirige verso la parete opposta. Il pastore resta con un palmo di naso.
Io praticamente scappo fuori ridendo. Il cognato mi raggiunge dopo qualche minuto, mentre io continuo a ridere.In un tripudio di risate mie e di inconsapevoli, incoerenti, insistenti scuse del marito, raccontiamo a mia sorella cosa è successo. A quel punto tutti e tre stiamo ridendo, io spalmata sulla spalla di mia sorella. Con il senno di poi, realizzo che la mezz’ora di guerra-morte-paura non è riuscita a smuovere le nostre anime di poveri peccatori insolenti… Un bacio!
Ah ah!! Povero prete… per fortuna comunque che non vi siete messi a sganasciarvi in chiesa!!
Guarda un pò i casi della vita…Io abito a Basilea e sabato mi trovavo pure in città… Fa strano pensare che una persona “virtuale” di colpo si trovi così vicina… Magari la prossima volta ci becchiamo pure…
Un saluto, Mary F.
ah Chiara te ne capitano sempre di tutti i colori! io sono piena di studio… un grosso bacione! almeno andando da qualche parte con m.silvia e alberto ti sei un pò rilassata. ti mando tanti bacioni. un saluto anche a Filippo.
@Mary: la prossima volta che vengo a Basilea, ti avviso! così se vedi una per la strada che è meglio di Miss Italia, beh.. allora sei certa che sono io!