delirio da ritorno – 160

Ogni volta che torno a casa (in Italia) mi prende un delirio incomprensibile: DEVO sistemare il mio appartamento.

Il bucato, che è rimasto appoggiato alla sedia per 10 giorni, DEVE essere assolutamente stirato.
I piatti, che si sono accumulati nel secchiaio, DEVONO essere lavati.
Le immondizie, che di solito vivono in un’esistenza parallela e vengono ignorate bellamente ogni santo giorno, DEVONO essere buttate nel cassonetto.
Il letto, che.. non mi dite che qualche volta le lenzuola possono essere tirate su, DEVE essere rifatto.
Il copridivano, che normalmente giace sfatto e spiegazzato, DEVE essere sistemato a dovere.
L’appartamento, che di solito ha le finestre chiuse, DEVE prendere aria e quindi si spalancano finestre e tirano su le tapparelle.
L’ambiente, che non ha mai avuto nessun odore particolare, DEVE essere profumato e si accendono incensi uno dietro l’altro, intossicandosi.
Le scarpe, che stanno un po’ su, un po’ giù, dalla scarpiera, DEVONO essere rigorosamente sulla scarpiera allineate con ordine.
La bambola di pezza, che si stravacca scomposta sulla cassettiera impolverandosi, DEVE essere ravvivata, messa seduta bene, pronta a dare conforto.

Non so perché. Forse è il senso di colpa di lasciare quella che adesso, volente o nolente, è la mia casa. Forse è perché so che quando varcherò nuovamente la porta di questo appartamento, un po’ depressa perché sono sola e lontana da tutti, avrò bisogno di trovare un ambiente confortante. Peccato che il risultato non cambi: stanotte farò le ore piccole per far brillare tutto! Un bacio!

12 Responses to “delirio da ritorno – 160”

  1. il moroso says:

    Brava cucciola! Vedo che sei diventata una brava donnina di casa!

  2. Alberto e Maria Silvia says:

    Hello folks,
    here Alberto&MariaSilvia are. We are doubting about your “brilliant and scenic viewable” house. We’re sure you’re better with your fantastic cakes! Kisses!
    P.s.: Gato visto che gavemo parfin imparà l’inglese?