ei fu – 381

Il mio portatile ha tirato le cuoia.

Una morte annunciata, visto che da due mesi a questa parte dovevo coccolarlo fino a fargli fare le fusa per accenderlo.
Una morte meschina, visto che ha speso la sua ultima mezz’ora di vita a riempire un carrello online che io ho svuotato, subito prima di inoltrare l’ordine.
Una morte inspiegabile, visto che il moroso non sa farlo risorgere (e dire che i computer degli altri li salva sempre… tutti tranne il mio!).
Una morte molesta, visto che ora devo usare il computer del laboratorio e io odio la tastiera svizzera, che ha le vocali con tutti gli accenti possibili e immaginabili tranne per le poverelle, i & u.
Una morte immeritata, perché quel computer io l’ho sempre trattato benissimo e non credete al moroso che dice che lo pulivo troppo poco e era sempre pieno di polvere (… da quando in qua una casalinga disperata deve perdere tempo a spolverare un portatile, quando l’appartamento è infestato dagli acari e il moroso si imbottisce di broncodilatatori per respirare?).
Una morte triste per tutti, tranne per la pulcetta che ora vive nella speranza che io lo faccia riparare per poi regalarlo a lui.
Una morte senza un apparente significato, se non questo…

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