difetti di pronuncia – 371
Una serata qualsiasi.
Il pane di farro che si cucina nella macchina del pane.
La morosa in poltrona, che scrive un post.
Capriccio che sonnecchia sulla sedia, visto che la morosa le ha fregato la poltrona.
Pasticcio che sgranocchia crocchette a ciclo continuo.
La cascatella d’acqua dell’acquario.
Un post-moderno Beverly Hills in tv.
La lavastoviglie che lava i piatti.
I vicini che già dormono da ore.
Gli amici su Facebook.
Il moroso che gioca a Dofus. Con una mano tiene la borsa della morosa; con l’altra si stringe la tasca dei pantaloni. Capriccio con mezzo occhio aperto lo guarda sorniona. Nel caso mollasse la borsa, ci si tufferebbe dentro per fregare il pacchetto di fazzoletti. Nel caso mollasse la tasca, gli strapperebbe ad artigli il topetto, surrogato peloso che ha ricevuto in omaggio dalla Whiskas. L’allergia non dà tregua e 4 fazzoletti sono sul tavolo, umidicci accanto al Mac. Il moroso sente puzza di bruciato. Poi sente il telefono che vibra. Si innervosisce per la pubblicità. Parla da solo. Sbuffa, si agita. Ispirato dalla pubblicità della Barilla, di cui perlatro odia la voce narrante, bisbiglia… tu sei la mia barilletta. La morosa, di schianto esce dal suo stato di pace con il mondo, sgrana gli occhi e digrigna tra i denti mi hai detto che sono una bariletta? un barile? mi parli dopo ore di mutismo assorto per dirmi un’atrocità del genere?!? Il moroso molla la borsa, si raddrizza sulla sedia, lancia il topo a Capriccio. No, una pasta, pastina, fusillo… Un risino! Ecco, sei il mio risino… capito?
La morosa, travolta da Capriccio e dal suo topo finto, chiude il pc, guarda male il moroso, spegne gli elettrodomestici e va a letto. Mentalmente, annota per il giorno dopo alcune lezioni di dizione per il moroso: a 30 anni è proprio il caso che impari a pronunciare bene le doppie se ci tiene alla sua incolumità… Un bacio!