velo da sposa – 401

Tradizione vuole che ogni anno di fidanzamento corrisponda ad un metro di velo.

Ecco perché il giorno del matrimonio indosserò un velo di… lasciatemi fare il conto…. mmm… uno… due… tre… quattro…. cinque…. sei…. sette… otto…. ecco, ci sono… otto metri e mezzo di velo… :/

cool – cul – 397

I miei si sono decisi a fare il grande passo: hanno adottato un gattino. Si aggiunge alla lunga lista di gatti passata per casa: Platini, Lucifero, Nuvola, Leo, Toni, Cipolla, GattoRossoBastardo e tutti gli altri di cui non mi ricordo il nome.

Il nuovo arrivato è un gattino arancione (dire rosso sarebbe esagerato, considerato il colore pallido della sua pelliccia). Musetto attonito. Pancetta da bebé. Coda da ratto (eh, scusate i miei termini di paragone, ma la mia frequentazione assidua con i roditori di laboratorio mi contamina). Simpatico, coccolone, ruffiano.

Appena l’ho visto e saputolo senza nome, ho suggerito alla Pulcetta di chiamarlo GranFigo. Proposta bocciata su due piedi e non senza una buona dose di disgusto.

Alcuni giorni dopo…
Pulcetta: Ho dato un nome al gattino!
Io: Bene! Cosa hai scelto?
Pulcetta: [ c u u l ]
Io: … ih ih, che ridere! ci hai messo il doppio senso, eh?
Pulcetta: mmm … quale doppio senso, scusa?
Io: [ c u u l ] … sta per la parola inglese “cool”  vero?
Pulcetta: sì, a che cos’altro si dovrebbe riferire?
Io: [ c u u l ], Franz, a che parola italiana somiglia?
Pulcetta: beh, mica è colpa mia se tu hai la mente malata e pensi a certe parolacce….

La mamma gli ha detto che è un volgare; il papà gli ha detto che è un maleducato; la nonna gli ha detto che le brutte parole non si dicono e men che meno le si usano come nome da gatto…
Inutile dire che la Pulcetta ha capito a sue spese cosa significhi vivere in un paese dove l’inglese non si sa nemmeno cosa sia… Chissà: magari si rassegnerà a chiamarlo GranFigo 🙂

shopping-addicted – 396

Ventolina: mi si è rotto il portatile.
Io: ecchesfiga! pure a me! ne hai comprato uno nuovo?
Ventolina: ecco, più o meno sì.
Io: in che senso più o meno?
Ventolina: sai che qualche mese fa ti dicevo che l’equivalente svizzero di eBay (tal Ricardo, nda) è intasato di utenti e che non riuscivo a vincere un’asta che fosse una?
Io: eh, mi ricordo…
Ventolina: ecco. Credo che d’estate, molti svizzeri siano in ferie e quindi ci sia poca competizione…
Io (sorrido): ih, ih… non mi dire che quello che penso è vero… ih ih ih…. per quanti computer hai fatto un’offerta?
Ventolina: cinque.
Io (rido): e quante di queste 5 aste hai…. ih ih ih… vinto?
Ventolina: quattro.
Io (mi sganascio): ih ih ih… quindi adesso hai … ih ih ih… quattro nuovi computer? ih ih ih…
Ventolina: esatto. Ah, per tua informazione, ho pure vinto l’asta per un frigorifero immenso. Peccato che, in realtà, mi servisse un freezer…

sposa 1 vs sposa 2 – 395

Lei sarò vestita d’argento. Io sarò vestita di bianco neutro.

Lei i nostri testimoni ci faranno indossare le fedi e ci scambieremo le promesse, il tutto in 10 minuti massimo. Io il mio prete che forse ci sarà e forse non farà una scenata per uno degli infiniti motivi per cui va via di testa, ecco, dicevo, il mio prete forse in un’ora ci sposerà.

Lei abbiamo speso poco per tutto, eccetto che per il bere. Io abbiamo speso tanto per tutto; per il bere non lo so.

Lei le fedi dovevano essere di legno; invece, le faremo di oro colato: originali però. Io le fedi dovevano essere e saranno tradizionali, ultra-conservatrici.

Lei le partecipazioni sono arrivate di sicuro: le ho spedite via e-mail. Io le partecipazioni forse sono arrivate: le abbiamo spedite per posta, ma non so se fidarmi delle poste italiane.

Lei per l’abito ho speso circa 300 euro di stoffa: mia sorella me l’ha cucito. Il marito ha speso circa 150 euro per un abito di Zara. Io per l’abito ho speso … ecco…. stendiamo un velo pietoso. Il moroso ha speso… ecco… stendiamo un velo pietoso.

Lei metterò le extensions e mi farò una lunga – lunghissima treccia da amazzone. Io non ho ancora deciso come pettinarmi: la capigliatura è a carciofo comunque.

Lei ci sposiamo di sabato in Francia: ci prendiamo un giorno di ferie prima del matrimonio e due dopo, giusto per riprenderci un po’ dai festeggiamenti. Io ci sposiamo di sabato in Italia: ci prendiamo una settimana di ferie prima e una dopo. Una prima non ci basterà mai per organizzare le ultime cose. Una dopo non ci basterà mai per riprenderci, ma questo passa il convento.

Lei ma noi mica dobbiamo sposarci: siamo già sposati da un anno. L’anno scorso ci siamo sposati; quest’anno facciamo solo la festa. Io faccio tutto in uno… forse.

Lei è la mia collega di laboratorio. Si sposerà, o meglio festeggerà il suo matrimonio ormai vecchio di un anno, il 26 Settembre 2009 ed è serena, tranquilla e radiosa.
Io mi sposerò il 10 Ottobre 2009 e… beh, stendiamo un velo radioso… ops, pietoso.

per fortuna c’è lo stipendio! – 394

Il mio capo: Chiara, mi dispiace ammetterlo ma non mi ricordo più a che punto fossimo con gli esperimenti. Sarà un mese … forse due… che non ne parliamo più. Mi puoi dire in poche parole cosa stai facendo… perché… stai facendo qualcosa, vero?… ecco, cosa stai facendo e cosa hai in programma di fare?

Il capo di Ventolina: Caro Ventolina, ti scrivo una mail perché in questi giorni sono a casa e non posso venire in laboratorio. Questo non toglie che io non sia interessato ai tuoi esperimenti, che anzi reputo molto importanti e urgenti. Quindi, ti prego di volermi inviare una mail riassumendo cosa hai fatto e cosa hai in programma di fare. Tutto questo a cadenza giornaliera. Per questa settimana, quindi, ogni sera prima di andare a casa, mi mandi una mail con quello che hai fatto e con quello che hai in programma per il giorno dopo. Tutto chiaro? Grazie e a presto.

Capi diversi, risultati identici: manco mezzo esperimento che funzioni. La maledizione del PhD student.

ps. manca un mese esatto…

 

 

ehi, dormi? – 393

Corro per occupare il tempo.
Corro per svuotare la mente.
Corro per consumare le ultime energie.
Corro per mettere in circolo le endorfine.
Corro per superare quegli stupidi ometti della Wii che mi ritrovo sempre in mezzo ai piedi.
Corro perché così mi butto a letto, mi addormento come un sasso, non penso a niente e non sento che il moroso, nel corso della notte, 1. soffoca a causa della tosse cavernosa; 2. si stacca il naso a forza di soffiarlo; 3. ossessivo-compulsivo e con la gastroenterite, fa avanti e indietro dal bagno.

Corro, dormo, mi sveglio riposata e ignara. Il moroso, invece, ridotto ad uno straccio, riflette se abbia il sonno davvero così profondo o se abbia finto di non sentirlo per restare sotto le coperte.

ps. sì, il moroso è malato. Probabilmente non è l’ i n f l u e n z a, ma, anche se fosse, domani torna al lavoro che io non posso più tollerare di andare in laboratorio mentre lui sta a casa a fare null’altro che soffiarsi il naso. Ecchecavolo.

inbubi e inconscio – 392

Faccio incubi sul matrimonio da qualche mese ormai. Stanotte perfino il moroso è caduto nella trappola del “sogno di arrivare in ritardo al matrimonio, di perdermi, di non avere le scarpe, di avere la macchina rotta, che i miei prendano l’autostrada per andare in montagna invece che venire da te…etc etc”.

L’altra notte, in un susseguirsi di spasimi e ritardi onirici, nel bel mezzo di un mio vividissimo incubo pre-matrimoniale, il moroso mi guardava e vedendo nell’ordine che non ero depilata, ero senza trucco, avevo i jeans e la giacca della tuta, i capelli erano un carciofo con le ragnatele, non ero abbronzata e avevo l’orologio al polso, con solennità esprimeva il suo pensiero con le seguenti parole: sei bellissima, anche se credo che 1600 euro per questo abito fossero un po’ troppi.

🙂

sbalzi termici – 391

Quando siamo partiti per le ferie, il termometro in casa segnava 27 °C.
Quando siamo tornati, esattamente una settimana dopo, il termometro in casa segnava 22 °C.

Oggi, 6 settembre, dopo una settimana di pioggia, il termometro in casa segna 20 °C e io mi sono dovuta arrendere all’utilizzo del golfetto di finta lana.

Se continua così, fra qualche giorno i pinguini colonizzeranno l’appartamento; le gatte metteranno il berretto di lana e il moroso metterà su la pelliccia. Io, invece, entrerò in letargo e mi sveglierò giusto giusto per il matrimonio. Prospettiva interessante…

delirio canoro – 390

Moroso: Morosa… hai presente la canzone “Jingle bells”?
Morosa: Eh, chi non la conosce… Hai pensato di cantare quella durante il matrimonio?
Moroso: No… peggio. Oggi ero in laboratorio e mi è venuta in mente questa canzone, ma in una versione leggermente diversa….
Morosa: e sarebbe?
Moroso: ecco… Cantavo “single cell, single cell, single all the way…”  Dici che sia grave?

Fortunatamente, è venerdì e Natale è ancora lontano.

 

OS syndrome – 389

Il primo giorno siamo andati da Interdiscount. Non c’è. Corsi da Mediamarkt, lo abbiamo trovato chiuso: mannaggia ai negozi svizzeri che chiudono alle 18.30.
Il secondo giorno siamo tornati da Mediamarkt, stavolta prima dell’orario di chiusura. Non c’è.
Il terzo giorno siamo andati direttamente nel negozio specializzato. Ancora una volta dopo le 18.30; ancora una volta, negozio chiuso.
Il quarto giorno siamo tornati nel negozio specializzato. Siamo entrati dentro a quella che sembra la casa di un privato, aggirandoci per corridoi vuoti e computer accatastati. Lo avete? Oh, perfetto… lo compriamo subito.

Dopo mesi di attesa, dopo infruttuosi quanto frustanti tentativi, dopo spasmodica, pruriginosa ansia da lancio, il moroso è finalmente orgoglioso proprietario di snow leopard.

Moroso, perché volevi questo sistema operativo con così tanta urgenza? Per caso il tuo Mac funzionava male con quello vecchio?
Morosa, lascia perdere. Non capiresti.

Inutile dire che, quando il disco rigido esterno si è impallato mentre faceva il backup di tutti i dati e il moroso ha dovuto ricominciare da capo il trasferimento dei suoi 70 giga, rimandando così, ancora una volta, l’installazione del suo nuovo fiammante snow leopard, una risata io me la sono fatta.